Come ci si attendeva la Commissione UE boccia la manovra economica italiana. Il dialogo resta aperto, Conte vedrà Juncker sabato prossimo, nel pomeriggio Conte riferisce alla Camera. Leggi le reazioni di Salvini e Di Maio e le prossime mosse del governo.
Ieri è arrivata la bocciatura della Commissione UE alla manovra economica italiana, una bocciatura data per scontata anche dai mercati, ieri la Borsa di Milano ha chiuso in positivo (+1,41%).
L’analisi messa nero su bianco parla di “non rispetto particolarmente grave” delle regole di bilancio sottoscritte nel Trattato Europeo dagli stati membri. La sintesi della bocciatura è tutta in questo passaggio:
“La nostra analisi di oggi suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata.”
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferirà alla Camera dei Deputati alle 17 di oggi, l’informativa urgente ha come oggetto la bocciatura della manovra finanziaria italiana da parte della Commissione UE. L’informativa urgente è stata decisa dalla conferenza dei capigruppo della Camera.
Pierre Moscovici commenta la bocciatura durante la presentazione del maxipacchetto sul semestre europeo per l’eurozona.
Non abbiamo avuto risposte alle nostre domande che riguardano da dove venga questa crescita e chi pagherà il conto di questa manovra economica. Noi vediamo solo “rischi per i cittadini, le banche e le imprese italiane”, ha detto il commissario UE agli affari economici.
Moscovici aggiunge anche che vorrebbe evitare la procedura di infrazione all’Italia, perché non ha senso creare una crisi tra l’UE e l’Italia, ma “non posso accettare nessun tipo di ricatto”, ha aggiunto.
Il commissario UE ci tiene a sottolineare che quanto sta avvenendo non è una battaglia tra lui e Salvini, o tra Bruxelles e Roma, si tratta di una divisione più profonda tra l’Italia e il resto degli stati membri dell’eurozona.
Il vicepresidente della Commissione UE Valdis Dombrovskis analizza la situazione italiana dal punto di vista del debito e afferma che l’Italia non si può permettere di aggiungere una spesa significativa con un debito così alto. Inoltre, egli è convinto che “l’impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo”.
“Con rammarico prendiamo atto che la Commissione non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmatico italiano”, queste le prime parole di commento del ministro Giovanni Tria sulla bocciatura della Commissione UE.
Tria intende continuare il dialogo con la Commissione UE, ma avverte che “la drammatizzazione del dissenso tra l’Italia e la Commissione europea danneggia l’economia italiana e di conseguenza l’economia europea”, un messaggio aperto che non sembra essere indirizzato solo oltre confine.
“E’ arrivata la lettera di Bruxelles? Aspetto anche quella di Babbo Natale”, queste le prole del vicepremier Matteo Salvini commentando la bocciatura della legge di bilancio italiana.
Il vicepremier Luigi Di Maio usa Facebook per rispondere con toni più moderati a Bruxelles: “Sia noi che l’Europa vogliamo la stessa cosa: ridurre il debito”.
Sabato prossimo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrerà il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, durante una cena di dialogo.
Conte proverà a spiegare le ragioni della manovra con cifre dettagliate, illustrerà come si intende ridurre il debito vendendo immobili dello Stato attraverso Cassa Depositi e Prestiti. Certamente Conte dovrà anche ascoltare il presidente della commissione Juncker, perché dalla cena deve ripartire il dialogo per scongiurare la procedura di infrazione.
Bisogna ora rallentare i tempi di attivazione della procedura di infrazione per debito eccessivo, altrimenti l’Italia si ritroverà a dover preparare una manovra correttiva da decine di miliardi a pochi mesi dalle elezioni europee.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.