Secondo Oxford Economics i prezzi dell'oro potrebbero avviarsi ad un consolidamento nel breve termine a causa del calo dei rendimenti reali.
I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, hanno raggiunto quest’oggi nuovi minimi di periodo a quota 2622.8, estendendo la portata del ribasso che scende dai massimi del 26 settembre fino ad un -3.17% complessivo.
Il grafico weekly, dove ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, ci conforta sulla tenuta della tendenza rialzista di fondo, che ad oggi non appare ancora a rischio. L’area di supporto principale con riferimento alle prossime 2-4 settimane è infatti attualmente rintracciabile non prima dei 2570.0/2583.0 dollari; sarebbe necessaria un’ulteriore contrazione dei valori di almeno un -2.20% dai livelli attuali per imporre una revisione allo scenario di tendenza.
L’area di supporto menzionata costituirà zona di probabile ripartenza del rialzo in caso di estensioni della debolezza nel corso del mese di ottobre. Stante la tenuta del supporto consideriamo attive proiezioni fino a 2760.0/65.0 dollari, passando per una prima zona-test situata tra 2729,50/2737.50. Mentre sono le 18:35 di mercoledì 9 ottobre, il contratto future Gold con consegna 12/24 viene passato di mano a 2628.4 dollari, in calo del -0.26% da ieri.
Secondo l’economista Diego Cacciapuoti di Oxford Economics, il recente rally dell’oro sta per perdere slancio, ma i solidi fondamentali manterranno i prezzi in un intervallo elevato nel 2025 e oltre. Lo studio di Cacciapuoti, rilanciato dalla testata specialistica Kitco News, sottolinea come la crescita dei prezzi abbia superato ogni previsione ottimistica grazie alla forte domanda strutturale, sostenuta dalle banche centrali dei mercati emergenti e della PBoC.
Secondo Cacciapuoti i prezzi dell’oro potrebbero però avviarsi ad un consolidamento nel breve termine a causa del calo dei rendimenti reali, che ha diminuito il costo-opportunità di detenere asset non produttivi come l’oro. Sebbene la correlazione negativa tra i rendimenti reali e i prezzi dell’oro si sia attenuata, i rendimenti continuano a influenzare le tendenze dei prezzi.
Dalla primavera 2024 i tassi reali più bassi hanno sostenuto nuovamente l’oro principalmente grazie alle preoccupazioni degli investitori a proposito della crescente inflazione. I consumatori cinesi hanno spostato risparmi verso l’oro, allontanandosi dai mercati immobiliari e azionari.
Il grafico a barre da 30 minuti ci aiuta ad individuare i livelli di possibile reazione validi fino all’intera sessione di domani giovedì 10 ottobre. Ci aspettiamo un ulteriore avvicinamento dei valori ai supporti di quota 2615.0 e 2604.9 e, successivamente, la ripartenza del rialzo fino a 2657.0. L’obiettivo è virtualmente alla portata dei prezzi entro la fine della settimana in corso.
Sulla strada per il target principale è posta una prima linea di resistenza intermedia a 2650.3. Il segnale tecnico è long sfruttando ogni eventuale riavvicinamento ai supporti. Lo scenario verrà accantonato solo in presenza di una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 2604.9. A tale condizione sarebbe necessario rivedere tutti i livelli di brevissimo periodo.
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