Il prezzo del petrolio greggio arretra ancora come naturale, mentre il gas sta mantenendosi stabilmente rialzista e punta ai 2,5 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha perso ancora quota, sempre sulla scia dei colloqui di Doha e del cessate il fuoco a Gaza. Venuti meno i timori (sovente irrazionali, altre volte in parte giustificati) per un collasso della produzione in Medio Oriente dovuto all’inasprimento del conflitto, appare normale un arretramento del petrolio greggio anche fino a nuovi minimi relativi tra i 72 e i 70 dollari al barile.
Il gas naturale, invece, si mantiene stabile sopra quota 2,1 dollari, anche in questo caso con un lieve arretramento, ma ancora in territorio di ripresa. Un proseguimento in area 2,25/2,3 dollari riporterebbe le quotazioni sui suoi recenti massimi sfiorati il 15 Agosto.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il prezzo del petrolio greggio WTI segna 73,10 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 2,234 dollari.
Per il prezzo del petrolio greggio WTI, le proiezioni indicano ancora un possibile proseguimento dei ribassi fino al supporto intermedio di 72 dollari al barile. Da qui, ulteriori estensioni ribassiste raggiungerebbero il supporto tondo di 70 dollari.
Lo scenario fin qui delineato parte però da un calo oltre il supporto intermedio attuale di 73,5 dollari al barile. Nel caso in cui questa fascia di prezzo dovesse invece reggere la pressione ribassista, la commodity potrebbe effettivamente riuscire a contenere ulteriori ribassi per il breve termine.
Da qui, un recupero d’assestamento verso i 75 dollari potrebbe risultare più plausibile. Rialzi più ampi, verso e oltre i 76,5 dollari, appaiono invece inverosimili in un contesto fondamentale adesso chiaramente ribassista.
Il prezzo del gas naturale ha mostrato un arretramento meno deciso e già in queste ore sta recuperando quota. Nel caso di questa commodity, l’ampiezza dei movimenti laterali è chiaramente ben diversa, soprattutto considerando il recente periodo di stagnazione sul supporto tondo di 2 dollari.
Per il resto della settimana, non mi attendono grandi scossoni rialzisti o ribassisti; l’estensione dei movimenti laterali può essere confinata entro il supporto tondo di 2 dollari e la resistenza intermedia di 2,3 dollari, testata l’utima volta il 15 Agosto. In caso di superamento di questo valore, il gas naturale potrebbe ritrovarsi nella posizione più adatta per un assalto al target successivo di 2,5 dollari.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.