%%excerpt%%Sui ring delle criptovalute questo è il combattimento che più di tutti si vuol vedere al momento: Ethereum vs EOS.
Il token, EOS, sfida la “madre di tutti i token”, Ethereum, da cui si è staccato per dare vita a un sistema indipendente e sulla carta più performante. Ma è così? Davvero il nuovo ecosistema digitale sarà in grado di superare la genialità di Vitalik Buterin? Iniziamo il confronto e vediamo le caratteristiche delle due piattaforme blockchain.
La nascita di Ethereum nel 2015 segna una svolta importante nel settore delle tecnologie blockchain. Per la prima volta gli smart contract, teorizzati da Nick Szabo nel 1994, entrano a far parte di un sistema decentralizzato e con registro immutabile funzionante. I contratti intelligenti, in quanto programmi, possono regolare i rapporti contrattuali tra le parti in modo autonomo e senza intervento dell’uomo: in prospettiva, una rivoluzione.
Il progetto riscuote subito un vasto successo e in pochi anni centinaia di token e di progetti nascono poggiandosi su di essa, proprio sfruttando i suoi smart contract. L’esplosione delle ICO avvenuta nel 2017, in un certo senso, ha consacrato l’ecosistema considerandolo l’unico dove un progetto blockchain potesse trovare una sua vita autonoma, seppur dipendente dalla Virtual Machine di Ethereum.
Ma il 2018 è iniziato diversamente, non solo per il crollo dei prezzi generalizzati. Nuovi progetti, finanziati da venture capital di peso, hanno gettato il guanto di sfida ad Ethereum affermando di poter fare meglio.
Tra questi nuovi progetti c’è EOS. Intanto, se sei interessato a comprare ETH, suggeriamo la lettura della guida dedicata.
L’ecosistema decentralizzato EOS non ha potuto fare a meno di Ethereum per lanciare la sua ICO il 26 giugno 2017. L’allora token EOS era un ERC20 generato con uno smart contract sulla Ethereum Network, il quale ha fatto da garanzia per tutti gli investitori che in totale ci hanno messo 196,8 milioni di USD in un solo giorno.
Il progetto di EOS non è nato da zero, nel team dell’azienda sviluppatrice del codice (Block.one) c’è il programmatore Dan Larimer, noto per essere stato l’ideatore di BitShares nel 2014 (in contemporanea con ETH) e cofondatore del social media Steemit di cui abbiamo scritto in una recente guida.
EOS.IO apporta una idea del tutto nuova. Non solo i soldi si possono decentralizzare, non solo singole applicazioni si possono costruire sulla tecnologia dei ledger distribuiti, anche i sistemi operativi si possono decentralizzare. E questa è l’ambizione, avere un software ‘alimentato’ dai supernodi connessi tra loro dalla rete internet per fornire servizi di base ai software applicativi di ogni tipo. Quello che ora fanno Linux, Windows, Mac OSX, Android e iOS ma decentralizzati.
Un sogno possibile? Lo sviluppo è appena iniziato. Per comprare EOS ti consigliamo di scegliere l’affidabilità comprovata del broker eToro e di leggere la nostra guida sull’acquisto EOS.
Dopo aver presentato in sintesi la mission dei due sistemi decentralizzati, ecco il confronto tra EOS coin ed Ethereum, sintetizzato nella tabella sottostante.
Ethereum | EOS.IO | |
Genesi primo blocco | 31 luglio 2015 | 14 giugno 2018 |
Modello di consenso | Proof-of-Work | Delegated-Proof-of-Stake |
Algoritmo di hash | Ethash | —– |
Smart Contract | Sì | Sì |
Numero di coin massimo | Non stabilito | 1 miliardo |
Numero di coin circolanti | 100.578.745 | 896.149.492 |
Tempo del blocco | 15 secondi | 1 secondo o meno |
Ricompensa del blocco | 3 ETH | Non predeterminata |
Ricalcolo della difficoltà | 1 blocco | —– |
Numero di transazioni secondo | 15,6 circa | 592 record attuale raggiunto |
Numero di transazioni giornaliere | 1.349.890 record del 4/01/2018 | 51.148.800 potenziale |
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Dal confronto EOS vs Ethereum hai potuto acquisire maggiori conoscenze sulle differenze che intercorrono tra i due progetti. Ora sta a te decidere in quale delle due altcoin investire o se decidere di investire in entrambe per diversificare il portfolio personale.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.