Dopo una sessione particolarmente difficile per le borse europee, che hanno trovato il pareggio o un lievissimo aumento con grandi difficoltà, oggi l'Italia presenterà i dati sulla bilancia commerciale.
Anche nella seduta di ieri le borse hanno sofferto particolarmente, tentando un rimbalzo parzialmente riuscito solamente nel finale.
Nel complesso, gli indici europei hanno chiuso in territorio positivo o in pareggio, con la sola eccezione dell’Ibex-35 di Madrid.
Quanto allo spread BTp/Bund, questo è calato dopo l’impennata della seduta precedente, raggiungendo adesso i 235 punti base, con il rendimento del BTp decennale benchmark all’1,89%.
L’euro ha continuato a retrocedere di fronte al dollaro, che continua a mostrare una buona tenuta, nonostante i recenti dati sull’economia statunitense.
Attualmente, il cambio EUR/USD si trova a quota 1,08, mentre rispetto allo yen il cambio è a 117,26.
A differenza di quanto prospettato da alcuni analisti, l’oro è nuovamente sceso sotto i 1700 dollari l’oncia, con una contrazione attualmente del -1,45% circa.
Le prospettive per il metallo prezioso restano comunque rialziste in questo contesto di forte incertezza.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ammesso che l’Italia non ha ricevuto il giusto aiuto da parte dei Paesi europei, essenzialmente per una scarsa preparazione di fronte alla pandemia.
Adesso però, afferma la Presidente della Commissione Europea, l’Unione Europea deve dimostrare di essere “il cuore pulsante della solidarietà” e dovrà essere pronta ad aiutare chi ne ha più bisogno.
Intanto, la settimana prossima si terrà un importante summit in cui si discuterà nuovamente delle misure a livello comunitario da adottare per sostenere le economie durante la crisi.
Uno degli strumenti sul tavolo sarà quello dei Recovery Bond sostenuti dalla Francia e dall’Italia, che continua a non accettare la soluzione del MES.
A riguardo, in attesa del Consiglio Europeo, il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli ha ribadito che il Meccanismo Europeo di Stabilità impone condizionalità troppo pericolose per l’Italia.
A causa delle performances di Wall Street, particolarmente penalizzata dai dati sulla disoccupazione, anche le borse europee non sono riuscite a raggiungere il rimbalzo sperato.
Il Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso ieri con un lievissimo rialzo del +0,29%, trainato principalmente dalle performances positive di Amplifon, Pirelli e Ferrari e Nexi.
Molto simile anche l’andamento del DAX 30 di Francoforte, che chiude in rialzo del +0,21%, dopo essere sceso sotto i 10.250 punti.
Il CAC 40 di Parigi ha perso invece il -0,082%, mentre l’Ibex-35 di Madrid ha subito una caduta più decisa, del -1,11%.
Come detto, Wall Street ieri si è mostrata particolarmente fragile, con il Dow Jones che solo in chiusura è riuscito a recuperare il +0,12%, mentre l’S&P 500 ha chiuso in rialzo del +0,57% dopo una seduta particolarmente volatile.
A pesare particolarmente sono stati i dati trimestrali di Morgan Stanley e Blackrock, con utili in calo rispettivamente del -30% e del -23%.
Un’altra settimana è giunta al termine, con un andamento particolarmente contrastato per le borse europee.
Oggi si attende il saldo della bilancia commerciale italiana e l’IPC dell’Eurozona, oltre ai dati sulle immatricolazioni auto in Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna.
Fuori dall’Unione Europea, invece, la Cina presenterà i dati sulla produzione industriale, sulle vendite al dettaglio e sul PIL trimestrale e annuale, previsto in netto calo rispetto alle rilevazioni precedenti.
Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.