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Sell-off tecnologici, questo è il momento di comprare

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jan 28, 2022, 13:28 GMT+00:00

Sell-off tecnologici, è questo il momento ideale per comprare i titoli azionari growth? Ecco alcune considerazioni da tenere in conto.

Sell-off tecnologici

In questo articolo:

Il sell-off dei tecnologici si presenta per i nuovi investitori come una grande opportunità di comprare a prezzi scontati. Il “bazar” delle offerte è aperto e c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Netflix (NFLX), ad esempio, di recente ha perduto il 20% in un solo giorno sulle notizie di un calo importante di nuovi iscritti alla piattaforma on-demand. Un calo da ritenere fisiologico dopo la grande abbuffata del 2020 e di inizio 2021.

Il sell-off dei tecnologici è dovuto in particolare al ritiro della politica monetaria accomodante da parte del Federal Reserve System, che negli USA gestisce la politica monetaria.

Gli investitori hanno potuto prendere in prestito grandi quantità di dollari a tassi di interesse stracciati, ma ora devono restituire per non incappare nel rialzo dei tassi previsto a breve.

Di conseguenza si è verificato un sell-off dei tecnologici massiccio, come dimostra il Nasdaq 100 che da inizio anno ha perso il -13,92%, entrando in una fase di correzione tecnica ribassista.

Pochi giorni fa abbiamo elencato alcuni ETF growth su cui investire nel 2022, nonostante la stretta monetaria, qui vogliamo spiegare perché quest’anno può essere un buon momento per investire nei tecnologici se non lo si è fatto prima del grande balzo del 2020.

Sell-off tecnologici e opportunità di acquisto

Sono numerosi i titoli big tech che hanno perso ogni supporto e sono tornati ai livelli precedenti i grandi balzi osservati nell’ultimo anno e mezzo o vi stanno tornando.

Tesla (TLSA), dopo il picco a 1219 USD, è crollato a 829,37 USD pari a una correzione del -23% a tre mesi.

Le azioni di classe A di Alphabet (GOOGL) sono in correzione ribassista perdendo il -12,08% ad un mese.

Anche Apple (AAPL) è in correzione avendo perso ad un mese il -11,23%, tuttavia il titolo resta ancora positivo a tre mesi a differenza degli altri titoli FAANG.

Non va meglio in casa di Marck Zuckerberg, nonostante il nome riciclato in Meta Platforms (FB), le azioni di classe A perdono il -14,91% ad un mese e il -12,42% da inizio anno.

Per quanto riguarda il marketplace Amazon.com (AMZN), invece, le perdite sono tra le più importanti poiché AMZN perde il -13,69% ad un anno (quindi da gennaio 2021) e da inizio di quest’anno cede il -16,19%. Più profonda la perdita negli ultimi tre mesi con una correzione ribassista del -18,92%.

Titoli da monitorare, perché potrebbero calare ancora e a quel punto chi potrà farlo potrebbe acquistare per godere dei rialzi dei prossimi anni.

Azioni tecnologici a prezzi scontati: l’esempio Carvana

Perché un investitore dovrebbe comprare i titoli tecnologici durante o al termine di una fase di sell-off? La risposta è quasi ovvia, si acquistano i tecnologici a prezzi molto scontati.

Ma non tutti i tecnologici sono da comprare nel 2022. Ecco cosa ci può insegnare a riguardo il titolo Carvana (CVNA).

Carvana è un venditore di auto usate degli USA con circa 26 sedi dislocate in vari Stati americani. La società è quotata al NYSE e a 12 mesi ha perduto il -44,79%, mentre negli ultimi tre mesi ha perso il -52,56% del suo valore.

Secondo Morgan Stanley, come riporta The Motley Fool, il titolo è ampiamente sottovalutato.

Tre i fattori chiave che indicano il potenziale del titolo:

  1. Carvana usa l’intelligenza artificiale per capire le auto usate più richieste del momento e si rifornisce anticipando i competitor;
  2. la società vende auto online e le consegna a casa del cliente;
  3. le auto usate sono molto richieste perché la crisi dei semiconduttori ha ridotto la produzione di nuove auto.

Ecco, i titoli tecnologici che al termine del sell-off andranno per la maggiore saranno quelli che continueranno a meglio interpretare le esigenze dei clienti.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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