Le obbligazioni verdi nell’Unione Europea sono un nuovo mercato nascente che potrebbe stimolare molti investitori e far crescere le cedole.
Per finanziare le varie componenti del Next Generation EU, il piano di ripresa e resilienza della Commissione Europea, verranno emessi dall’UE obbligazioni verdi (green bond) che andranno a coprire gli investimenti necessari per ammodernare le infrastrutture dei paesi europei con l’obiettivo di ridurre o azzerare le emissioni.
Le obbligazioni verdi dell’Unione Europea sono un nuovo asset molto interessante perché a garantire il corretto uso dei fondi raccolti c’è la Commissione Europea con regole e controlli molto stringenti.
La Commissione verificherà ogni sei mesi la corretta attuazione dei piani nazionali dei paesi membri che hanno richiesto i fondi e si accerterà che questi ultimi siano stati usati effettivamente in chiave green.
I titoli obbligazionari verdi emessi dall’UE sono interessanti per molteplici motivi. Anzitutto è la prima volta che viene emesso debito comune europeo con l’obiettivo di fare del bene all’ambiente.
Inoltre il Piano della Commissione obbliga gli Stati a investire il 37% dei fondi richiesti in progetti che non devono creare danno agli ecosistemi naturali e all’ambiente in generale.
In tale direzione va anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano (PNRR), il quale prevede 12,1 miliardi di euro di spesa per l’efficienza energetica negli immobili residenziali (il Superbonus 110%). Ulteriori 32,1 miliardi di euro andranno invece alla mobilità sostenibile.
Anche la Spagna destinerà fondi per l’efficienza degli edifici, sia privati che pubblici (7,8 miliardi) e 6,1 miliardi li destinerà per nuove tecnologie pulite.
Ma le emissioni obbligazionarie dell’Ue sono anche ESG perché una parte dei fondi dovrà essere utilizzata per il programma REACT-EU che prevede la messa in opera di progetti di coesione sociale e territoriale. Questi fondi saranno utilizzati per incorporare misure capaci di prevenire crisi future e per sostenere programmi dell’Unione già esistenti.
Quello che sta per nascere in Europa è il più grande mercato dei green bond a livello mondiale e l’Ue sarà la maggiore emittente.
Le obbligazioni verdi della Commissione si aggiungeranno infatti ai green bond emessi dai singoli Stati membri negli ultimi anni.
In generale il mercato è visto in crescita con nuove emissioni di obbligazioni verdi sovrane proprie, scrivono gli analisti del Financialounge.
Se più Stati si incammineranno sulla strada delle obbligazioni verdi emettendone di nuove, e magari a lunga scadenza, il mercato potrebbe orientarsi verso i green bond e questo a beneficio dei tassi di interesse elargiti agli investitori.
In definitiva per il risparmiatore e l’investitore al dettaglio interessato ad aggiungere nel portafoglio finanziario titoli obbligazionari verdi, sta per aprirsi una nuova finestra di opportunità che sarà utile monitorare da qui in avanti.
E se per il momento l’accesso ai green bond della Commissione è riservato agli istituzionali, il mercato secondario rappresenta sempre la porta d’ingresso dove si collocano opportunità per tutti.
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Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.