Lo yen cade e così le azioni giapponesi tornano appetibili, in particolare quelle legate alle esportazioni. Ecco quali comprare e quali no.
Mentre alcuni spingono verso le azioni cinesi, c’è chi invece guarda ancor più ad Oriente e si rivolge al mercato azionario giapponese.
Qui questi ultimi vedono molte opportunità nel crollo dello yen contro l’euro e del forte calo del JPY contro il dollaro statunitense.
Nel dettaglio, la coppia JPY/EUR è scambiata a 0,00727 euro per un solo yen, con un calo da inizio anno del -4,83% e del -5,98% a 3 mesi.
Per quanto riguarda la coppia JPY/USD la situazione è ben peggiore, scambiata a 0,00768 USD per un solo yen, il crollo è pari al -11,63% da inizio anno ed al -11,61% a 3 mesi, ma a 12 mesi il calo dello yen contro il dollaro è addirittura del -16,07%.
I motivi per cui un investitore italiano potrebbe guardare alle azioni giapponesi, mentre lo yen cade, sono due:
Questi sono i due fattori da prendere in considerazione come favorevoli per una pianificazione di acquisto di azioni giapponesi in questo momento in cui lo yen è molto debole.
Nel caso in cui in futuro lo yen dovesse tornare a rafforzarsi, e i titoli azionari acquistati si saranno apprezzati, quello risulterà essere il momento ideale per vendere per due motivi:
Un rischio c’è e va tenuto in considerazione. Potrebbe prefigurarsi uno scenario in cui lo yen resti strutturalmente molto debole, con una ulteriore fase di svalutazione.
L’investitore in azioni giapponesi potrebbe in questo scenario ritrovarsi con azioni giapponesi acquistate a sconto e che si sono apprezzate di per se, ma con un ulteriore deprezzamento dello yen rispetto al tempo di acquisto delle azioni, che potrebbe inficiare il risultato dell’obiettivo prefissato.
Tenuto in considerazione quanto appena letto, ecco una serie di azioni giapponesi consigliate da UBS e riportate dal Financialounge.
Queste azioni sono legate a titoli azionari giapponesi che grazie al calo dello yen vedranno crescere le loro esportazioni.
Si segnala la compagnia petrolifera nipponica Inpex, che con un ulteriore calo dello yen potrebbe diventare appetibile potendo esportare molto più petrolio in mercato con moneta forte (leggasi area dell’euro), per sopperire i mancati acquisti dalla Russia.
Favoriti dal JPY debole per via delle maggiori esportazioni anche:
Ed ancora Idemitsu Kosan, Nippon Shinyaku, Yamaha Motor.
Vi è anche una lista di titoli che UBS considera sfavoriti dall’indebolimento dello yen, e che in caso di ulteriore crollo della valuta nipponica potrebbero subire ribassi significativi nel valore delle azioni.
Questi titoli nipponici (da evitare) sono: Kao Corporation; Tsuruha Holdings; Lion Corporation; Toyo Suisan Kaisha; Nissin Foods; Kintetsu Group; Hoya Corporation; Hino Motors.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.