Criptovalute tra lupi e balene più o meno note. Davvero bitcoin e company sono l’affare del secolo? Oltre l'analisi tecnica c'è la tecnologia.
La domanda è questa ed è rivolta in particolare all’investitore non super esperto del settore crypto. Le criptovalute sono davvero l’affare del secolo, l’investimento migliore da fare per “arricchirsi”?
La risposta è complessa. Anzitutto è una questione di approccio all’investimento sulle criptovalute. Quale tipo di ritorno cerchiamo dalle criptovalute? Quello di breve o brevissimo termine o un ritorno su un tempo medio-lungo?
Capito con quale approccio si intende investire in criptovalute, deve iniziare necessariamente una valutazione delle criptovalute che ne richiede una conoscenza non superficiale. Chi si affida all’analisi tecnica perde completamente di vista un fattore fondamentale: le criptovalute si basano su tecnologie.
Cosa significa che il fattore tecnologico è fondamentale quando si considera un investimento nei crypto asset.
Significa che le tecnologie alla base dei vari progetti possono cambiare nel tempo. E chi conosce il progetto Ethereum lo sta vedendo. Nato su di un protocollo proof-of-work, la piattaforma sta migrando al proof-of-stake. Questo passaggio è stato previsto sin dall’inizio dai suoi inventori e ora trova una prima applicazione sperimentale.
Anche bitcoin è evoluto nel corso dei suoi 12 anni, ma la sua struttura portante non cambia e non cambierà.
Ma la storia degli ultimi 40 anni nel settore tecnologico, ci insegna che lì dove chi gestisce una tecnologia inizialmente vincente decide di non evolverla, sul lungo periodo perde.
Oggettivamente, in molte situazioni una transazione bitcoin costa o può costare decisamente di più di un bonifico bancario. Si consideri che con il circuito SEPA è possibile effettuare un bonifico ordinario a 0 euro in tutta l’Unione Europea, mentre il bonifico veloce costa tra i 0,60 euro e i 2,50 euro con un passaggio di denaro in 10 secondi (bitcoin impiega 10 minuti se non c’è congestione sulla rete).
Bitcoin, quindi, come mezzo di pagamento è rigido, costoso e lento. Immaginate di voler prendere un caffè al bar in 5 minuti, ma di doverne attendere 10 per pagare. Infatti, molte società si sono inventate la carta di credito o di debito, circuito Visa e Mastercard, legata al conto in criptovaluta: si paga in moneta locale e viene scalata criptovaluta dal conto (con ulteriori costi sul cambio).
Inoltre, ha ragione il rapporto della Banca centrale europea (“La sfida del Bitcoin: come domare un predatore digitale”) quando dice che il bitcoin appare più come un asset speculativo che come un asset per fare store of value.
A più riprese in questi anni si sono sprecate analisi per correlare l’oro al bitcoin e di recente tutti hanno abbandonato questa tesi, sposando quella secondo cui le criptovalute in generale sono molto più correlate alle azioni.
La realtà è che siamo in presenza di una classe di attivo estremamente speculativa dove il risparmiatore o l’investitore moderato non dovrebbero investire molto, perché rischiano nel breve periodo o anche in quello medio, di trovarsi in una condizione di perdita notevole.
Il mondo delle criptovalute è popolato da balene con grandi disponibilità economiche e lupi a caccia di guadagni di brevissimo periodo, che mettono a durissima prova chi vuol investire nel medio-lungo periodo.
“Il suo rally di mercato continuerà solo finché potrà essere mantenuta la convinzione della comunità Bitcoin sui suoi presunti vantaggi. Ma l’entusiasmo da solo non è sufficiente nel lungo periodo, poiché il Bitcoin è alla fine solo una catena di numeri e le tecnologie vengono sostituite da tecnologie migliori”, dice la Bce. Teniamone conto.
Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.