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Azionario Giappone, andare oltre Olimpiadi Tokyo 2020 e prendere opportunità

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 22, 2021, 07:32 GMT+00:00

Azionario Giappone, invito all'investitore dei mercati asiatici ad andare oltre le Olimpiadi Tokyo 2020 per prendere le opportunità.

azionario giappone

In questo articolo:

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 si preannunciano come un grande flop, la pandemia ha costretto il governo a disputare le competizioni sportive a porte chiuse e senza pubblico sugli spalti e questo causerà una perdita economica sugli investimenti fatti importante.

Come se non bastasse la pandemia a Tokyo ed Osaka imperversa, anche se con numeri contenuti e anche il villaggio olimpico ne fa le spese. L’opinione pubblica nipponica non vuole le Olimpiadi a queste condizioni e molte società sponsor hanno deciso di non associare più il loro logo alla competizione sportiva universale. Ciliegina sulla torta, molti campioni dello sport sono stati fermati a casa loro dal virus e non vi parteciperanno.

In questo scenario l’investitore interessato all’azionario del Giappone è naturalmente scoraggiato dalla situazione, perché influisce sul sentiment.

Nonostante la pessima immagine che le Olimpiadi offrono, si consideri che il Giappone ha comunque deciso di disputarle proprio in un contesto complesso come quello che tutto il pianeta vive.

Da un punto di vista economico-finanziario, poi, si guardi al grafico dell’indice Nikkei 225, il quale da novembre 2020 ha compiuto un balzo dai 23.300 punti base fino a superare i 30 mila punti. Al momento l’indice principale della Borsa di Tokyo è a quota 27.548 punti base.

I fondamentali del Giappone

Proprio la condizione attuale in cui si trova l’azionario del Giappone, può essere considerato un ottimo periodo per preventivare degli acquisti di titoli azionari di qualità e dai solidi fondamentali.

La Aberdeen Standard Investments, in un articolo dedicato al Giappone e alle Olimpiadi, fa presente che la nazione asiatica è resiliente e che ha dei fondamentali economici solidi.

L’economia è in fase di ripresa, la manifattura è in ripresa attiva grazie anche alle esportazioni di tecnologia verso quelle economie che hanno riaperto.

In particolare l’export del Giappone verso la Cina è ripreso in maniera robusta ed è ripreso anche l’export verso i mercati USA ed Europa.

Va tenuto conto anche che le aziende giapponesi sono “altamente sfruttate per la ripresa dell’economia globale, in tutti i settori, dalle auto alle attrezzature per la produzione di semiconduttori”, scrive la società di consulenza.

Non ultimo migliora la spesa interna delle famiglie giapponesi, e al contempo le istituzioni proseguono l’opera di tutela dei redditi delle famiglie.

“Questi fattori forniscono una sicurezza del lavoro – e un sostegno alla spesa – su cui pochi paesi possono contare”, scrivono gli analisti di Aberdeen.

Le opportunità dell’azionario in Giappone

Aberdeen fa poi degli esempi che però invita a non considerare come dei consigli di investimento.

La società finanziaria nomina Amada, produttrice di macchine per la lavorazione della lamiera, che ha ottenuto molti ordini.

Quindi c’è Ichikoh Industries, specialista dell’illuminazione per auto, che ha aumentato la previsione di profitto per il 2021.

Ed ancora il produttore di semiconduttori Sankem Electric che vive un rimbalzo della crescita delle vendite.

Milbon, catena di saloni di parrucchieri, è tornato ai livelli precedenti la pandemia; mentre l’operatore di hotel di lusso Resorttrust ha ora la possibilità di beneficiare della domanda repressa per il tempo libero e le attività di viaggio.

Attenzione ai 2000 titoli

Ultimo consiglio fornito da Aberdeen riguarda quel 40% delle azioni dell’indice Topix che non è coperto dalle analisi degli analisti finanziari.

“Questo permette agli investitori attivi di scoprire il valore nascosto, specialmente tra le molte aziende più piccole e meno conosciute”.

Ora può partire la caccia all’azionario del Giappone.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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