Il 2022 potrebbe essere l’anno degli exchange-traded fund (ETF). Le richieste sono raddoppiate negli ultimi tre anni, ecco le motivazioni.
Gli exchange-traded fund (ETF) conquistano gli investitori. Se negli Stati Uniti sono un veicolo di investimento consolidato, in Europa e in Italia lo sono meno ma le cose stanno nettamente cambiando.
Nel 2021 gli ETF hanno catturato il 49% della raccolta netta totale, cioè 1.202 miliardi di dollari, scrive Morningstar nel suo recente rapporto sullo stato di salute del mercato degli ETF.
Nello stesso periodo nei fondi attivi e passivi sono entrati 1.213 miliardi di dolari, mentre gli ETF sono cresciuti di quattro volte rispetto ai tradizionali index fund non quotati.
“Gli investitori stanno mettendo i loro soldi negli ETF molto più velocemente di quanto non scelgano le strategie passive”, è stato il commento di Sylvester Flood, senior editorial director di Morningstar.
Per ora i fondi negoziati in borsa raccolgono 10 mila miliardi di dollari, rappresentando il 21% del totale della raccolta. Un dato che viene considerato “modesto”, ma in crescita progressiva.
Tra gli strumenti indicizzati gli ETF sono quelli che si stanno affermando in questo periodo tra gli investitori, e lo stanno facendo a discapito dei fondi tradizionali.
Un altro dato che Morningstar evidenzia è “l’avanzata delle strategie passive su quelle attive”. E fanno notare che dal 2015 gli “index fund hanno sempre dominato la raccolta globale, anche se nell’anno appena trascorso gli active sono andati bene”.
Sul complesso, il “patrimonio dei fondi che replicano fedelmente un indice di riferimento è passato da 3,5 mila miliardi del 2012 a 16,8 mila miliardi” di dollari.
Negli ultimi tre anni, in Europa gli investimenti nel mercato degli ETF sono raddoppiati toccando i,57 mila miliardi di dollari (1,4 mila miliardi di euro) alla fine del 2021.
Rispetto al 2020, i flussi di capitali sono aumentati del 56%, con un record di 180 miliardi di dollari (160 miliardi di euro).
Se si prendono in considerazione i dati di Borsa Italiana riferiti al segmento ETFPlus, Morningstar fa notare che il patrimonio raccolto dagli investitori è salito del 21,23% nel corso del 2021. In totale sono stati superati i 123 miliardi di euro.
Si tratta comunque di dati per difetto, poiché gli investitori italiani potrebbero aver comprato ETF su altre borse straniere o detenerli in altri prodotti di investimento come le gestioni patrimoniali.
I fondi negoziati in borsa come gli ETF sono facili da comprendere e si può investire su di essi come fossero delle azioni.
Attraverso le piattaforme di investimento online, un investitore trova un’ampia offerta di ETF anche tematici tra cui scegliere quelli di suo interesse.
Gli ETF costano poco rispetto ad altre forme di investimento, e permettono una gestione personalizzata e autonoma del proprio patrimonio.
Investendo con gli ETF è l’investitore a costruirsi personalmente un ampio portafoglio diversificato, senza l’ausilio di intermediari.
Ciascun ETF, poi, è già una forma di diversificazione perché al suo interno contiene i titoli azionari di più società quotate in borsa.
Esistono ETF per ogni settore industriale: sanità, finanza, estrazione mineraria, spazio, smart cities, per le criptovalute, ecc.
Ed è possibile anche praticare la vendita allo scoperto con gli ETF short.
Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.