Prezzi Petrolio Greggio: Nuovo Calo A Fine Settimana Per le Decisioni dell’Opec+

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno attraversato una sessione caratterizzata dalla ripresa della pressione ribassista, peraltro  immediatamente successiva al tentativo di recupero sviluppatosi durante la sessione di ieri. 

Quando sono le 20:22 di venerdì 30 agosto il contratto future Light Crude Oil con consegna 10/24 viene scambiato a 73.62 dollari, con una perdita del -3.02% su base giornaliera, in prossimità dei minimi di giornata che sono stati da poco registrati a 73.48.

L’arretramento odierno del mercato rischia di compromettere le potenzialità di ripartenza rialzista nel corso delle prossime 5-10 giornate. Possiamo infatti verificare su grafico a candele settimanali come i valori si siano riportati ancora una volta sotto alla fascia di supporto compresa fra 74.30/75.15, che risulta sotto pressione ribassista già da cinque settimane.

Nel contempo si è rafforzata una linea di resistenza valida per le prossime 3-5 giornate tra 76.80/77.00. Da qui in poi sarà necessaria almeno una chiusura giornaliera sopra quota 77.00 per poter introdurre degli scenari rialzisti sostenibili. Le probabilità sembrano però pendere verso un probabile test della zona dei recenti minimi, quota 71.46, raggiunti i quali sarà necessario attendere indicazioni dal mercato prima di aggiornare di nuovo lo scenario.

L’OPEC+ Aumenterà il Pompaggio ad Ottobre

Il petrolio è sceso quest’oggi sulle anticipazioni di un probabile aumento dell’offerta OPEC+ a partire da ottobre. Restano inoltre sempre elevate le aspettative per un vigoroso taglio dei tassi d’interesse statunitensi il mese prossimo, in seguito ai dati che mostrano una forte spesa dei consumatori.

L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati, nota come OPEC+, è pronta a procedere con il previsto aumento della produzione di petrolio a partire da ottobre. L’interruzione della produzione libica e i tagli promessi da alcuni membri per compensare la sovrapproduzione contrastano l’impatto della domanda fiacca, come hanno dichiarato a Reuters alcune fonti del gruppo di produttori. 

“Il fatto che l’OPEC+ abbia parlato di procedere con la riduzione dei tagli alla produzione è stato il titolo che ci ha davvero affossato oggi”, ha detto Phil Flynn, analista del Price Futures Group. Nel frattempo, gli investitori hanno reagito ai nuovi dati che evidenziano una spesa in solido aumento per i consumatori statunitensi a luglio, suggerendo che l’economia sia rimasta su un terreno più solido all’inizio del terzo trimestre. Si tratta di elementi che sorreggono la necessità di un taglio di mezzo punto percentuale dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve il mese prossimo.

Quadro Tecnico fino a Lunedì 2 Settembre 

Il grafico a barre da 30 minuti evidenzia una stabilizzazione in corso da alcune ore sulla zona dei minimi di giornata. Tale movimento ha consentito la formazione di nuove resistenze a 74.30/34 e 75.06/11.

Questi livelli costituiranno, fra stanotte e l’intera sessione di lunedì prossimo 2 settembre, punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi. Lo scenario punta ad un allargamento del ribasso fino a 72.52,  obiettivo virtualmente raggiungibile entro lunedì.

Il segnale tecnico è short sfruttando ogni eventuale riavvicinamento alle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 74.11. Lo stop scatterebbe solo dopo un’eventuale rottura rialzista della resistenza principale, mediante almeno una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 75.11.

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