Prezzi ancora a forte sconto rispetto a tre mesi fa per il palladio. Arrivano le mani forti?
I prezzi del future sul palladio, quotato in dollari al Nymex, hanno avviato la settimana in leggero arretramento muovendosi fra 1953.0 e 1898.50, pur in un contesto di recupero che sta proseguendo dai minimi raggiunti a metà giugno a quota 1765.0.
Il mercato ha corretto oltre l’85% dell’intera salita che si era sviluppata fra dicembre ’21 (quota 1531.0) e marzo ’22 (quota 3425.0), ma non ha mai messo in discussione la tenuta dei supporti principali di medio/lungo periodo che sono concentrati nell’ampia area fra 1665/1705, area finora mai raggiunta dalle quotazioni. Possiamo quindi considerare il palladio ancora inserito in un contesto rialzista di lungo periodo, contesto che sta adesso cercando di ripristinarsi appieno poggiando sulla tenuta degli ultimi minimi.
Ricordiamo che, nel corso dell’ultimo decennio, già in altre occasioni i prezzi del palladio avevano patito movimenti ribassisti di dimensioni pari a circa il -50%.
Si tratta delle ampie fasi ribassiste attraversate dal mercato durante il crollo del 2021 e quello del 2020 e, ancora in precedenza, durante l’intero biennio fra il 2014 ed il 2016. Le dimensioni raggiunte dal ribasso attuale, misurate dal picco di marzo fino ai minimi di giugno, sono state pari al -48%, per cui siamo nell’ordine di grandezza di tutte le più ampie correzioni “storiche” dal 2010 in poi.
E’ plausibile, quindi, ritenere che almeno una parte dei grossi operatori globali stia ricominciando ad accumulare posizioni, visto che si tratta di una materia prima essenziale per diverse tipologie di industrie e che si trova praticamente a sconto di quasi la metà rispetto a non più di tre mesi fa.
Su grafico a barre orarie possiamo visualizzare con maggiore accuratezza la disposizione dei riferimenti tecnici per le prossime 5-10 giornate.
In particolare stiamo tenendo monitorati in questa fase i supporti di quota 1862/1874 e 1765/1774, in quanto sulla tenuta di questi livelli poggiano le aspettative di continuativo aumento della pressione rialzista e di conseguente recupero fino agli obiettivi aggiornati di quota 2057/58 e 2114/2119. In caso di ulteriore espansione del movimento al rialzo, possiamo premettere che il livello di verifica immediatamente successivo sarebbe già adesso identificabile nell’area fra 2200/2210.
Da un punto di vista del rapporto rischio/beneficio, sarebbe preferibile seguire il mercato con posizioni long solo su nuovi riavvicinamenti dei prezzi almeno al primo supporto, in ogni caso da valori non superiori a 1899.
Il segnale rialzista verrebbe interrotto, imponendo una revisione allo scenario, solo in caso di cedimento di quota 1765 con almeno una chiusura su grafico orario.