Oro ancora in recupero nel finale di settimana. Primi segnali di correzione solo con il cedimento di $ 2741.5.
I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, si avviano a concludere la settimana con un’altra sessione di rialzo. Mentre scriviamo il contratto future Gold con consegna 02/25 e viene passato di mano con un +0.15% di guadagno a quota 2755.3.
Il grafico a candele settimanali evidenzia il forte avvicinamento degli scambi al livello di resistenza passante per i massimi raggiunti lo scorso dicembre a 2761.3, livello entro cui potrebbero scattare delle provvisorie prese di beneficio.
La fase di recupero ancora in atto sul mercato dell’oro sta proseguendo sin dai minimi relativi di metà dicembre raggiunti a 2596.7 e, ad oggi, ha già condotto ad un recupero del +6.26% complessivo in poco meno di un mese.
Le indicazioni tecniche che giungono dal grafico sembrerebbero preannunciare la formazione di un ulteriore consolidamento nel corso delle prossime tre-cinque giornate, sopra ai livelli di supporto di breve periodo che si estendono tra 2708.0/14.5 e 2678.0/85.5.
Il consolidamento dovrebbe comunque essere funzionale ad una successiva rottura rialzista con proiezioni che, già adesso, indicano nuovi massimi durante il periodo primaverile tra 2845.5/2848.5. Lo scenario avrebbe messo in discussione solo da un’eventuale chiusura settimanale (=venerdì prossimo 24 gennaio) sotto quota 2678.0.
L’oro si mantiene stabilmente al di sopra della soglia di 2700 dollari l’oncia, nonostante i segnali di ripresa del mercato immobiliare negli Stati Uniti, evidenziati da un aumento delle attività di costruzione nel mese di dicembre. Secondo quanto riportato oggi dal Dipartimento del Commercio statunitense, le nuove costruzioni residenziali hanno registrato un incremento di quasi il 15% da novembre, superando ampiamente le stime degli economisti.
Il settore immobiliare statunitense è osservato con grande attenzione dagli analisti economici, dato il suo impatto rilevante sul prodotto interno lordo. Tuttavia, il mercato continua a incontrare difficoltà, con molti acquirenti esclusi a causa di prezzi elevati e dei mutui più costosi, conseguenza diretta dell’aumento dei tassi di interesse. L’offerta limitata di abitazioni ha inoltre contribuito a mantenere i prezzi su livelli elevati.
Alcuni esperti prevedono che il mercato immobiliare affronterà ulteriori sfide nei prossimi anni, mentre la Federal Reserve si prepara a ridurre il ciclo di allentamento monetario entro il 2025. Attualmente, le aspettative di mercato indicano un unico taglio dei tassi di interesse di 25 punti base per l’anno in corso.
Su grafico a barre da 30 minuti vediamo come i valori siano tuttora inseriti in un contesto rialzista sorretto da supporti aggiornati a 2747.5 e 2741.5, entrambi con valenza per il brevissimo periodo, ossia fino alla sessione di lunedì prossimo 20 gennaio compreso.
Sulla tenuta dei supporti poggiano le aspettative di sviluppo di un ultimo colpo di coda rialzista fino a 2766.6 ed eventualmente 2773.5. Una volta raggiunti questi livelli (almeno il primo) sarà indispensabile aggiornare lo scenario per verificare la presenza di eventuali segnali correttivi, alla luce di quanto esposto in precedenza analizzando il grafico weekly.
Premesse di correzione si svilupperebbero già in caso di cedimento di quota 2741.5, confermato da una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.