Le compagnie assicurative cinesi possono ora investire fino all’1% dei loro asset in oro fisico, con un potenziale acquisto di 295 tonnellate.
I prezzi del future sull’oro quotato in dollari al Comex stanno sviluppando, a partire dal picco dell’11 febbraio registrato a 2.968,5, una fase di consolidamento sopra i 2.886 punti.
La sessione odierna ha visto i valori muoversi al rialzo da 2.887,6 fino a 2.919,0, senza fornire particolari indicazioni tecniche. Il grafico a candele settimanali evidenzia la formazione di un’ampia area di supporto, valida almeno fino alla fine di febbraio, posizionata tra 2.863,0 e 2.880,0. Questa zona tecnica costituirà un probabile punto di reazione in caso di nuovi tentativi di arretramento.
Le proiezioni, basate sulla volatilità media dell’ultimo anno, forniscono obiettivi rialzisti in prossimità della soglia dei 3.000 dollari. Allo stato attuale, solo una chiusura daily inferiore a 2.863,0 potrebbe imporre una revisione del quadro tecnico.
Nel 2024, un incremento del 25% della domanda ha portato l’oro a segnare 39 nuovi massimi storici. Nel 2025 ci sono già stati otto nuovi record, e gli economisti ritengono che l’afflusso di capitali continuerà a sostenere il prezzo dell’oro.
In Cina, il volume degli scambi sulla Shanghai Gold Exchange ha raggiunto 44.000 tonnellate nell’ultima settimana, oltre il 95% della media settimanale degli ultimi quattro anni, segno che gli investitori cinesi continuano ad acquistare oro nonostante i prezzi elevati.
Un fattore chiave per il mercato dell’oro è l’ingresso delle compagnie assicurative cinesi, che ora possono investire fino all’1% dei loro asset (circa 27,4 miliardi di dollari) in oro fisico. Questo potrebbe portare a un acquisto potenziale di 295 tonnellate, pari al 34% della domanda totale di lingotti nel 2024.
Anche il settore dell’intelligenza artificiale potrebbe contribuire alla domanda di oro: l’azienda cinese DeepSeek ha sviluppato un nuovo modello AI open-source che, sebbene riduca il consumo di GPU, potrebbe aumentare la richiesta complessiva di hardware e quindi l’uso di oro nell’elettronica. Nel 2023, NVIDIA ha venduto 3,7 milioni di GPU per data center, consumando circa 2 tonnellate di oro, pari all’1% della domanda globale di oro per l’elettronica.
Sul grafico a barre da 30 minuti, focalizziamo l’attenzione sul recupero in corso dai minimi toccati subito dopo l’avvio delle contrattazioni settimanali a 2.887,6. Il rimbalzo in atto è sostenuto da supporti situati a 2.908,3/2.910,3 e 2.897,3/2.899,7. Questi livelli costituiranno, tra stanotte e l’intera sessione di domani (martedì 18), punti di probabile reazione a favore delle proiezioni rialziste fino a 2.924,6 e 2.932,3.
Il segnale tecnico è long, sfruttando eventuali test dei supporti. Impostiamo un allarme in caso di violazione di 2.897,3, confermata da una chiusura sul grafico a 30 minuti. In tale condizione, sarà necessario intervenire con nuovi aggiornamenti. Possiamo anticipare che il successivo livello di verifica si troverebbe non prima di 2.880,0.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.