Il Mais sfiora i massimi storici prima di arretrare con il cambio di contratto.
Il future sui prezzi del mais (CORN), quotato in dollari al CBOT, ha raggiunto ieri massimi a quota $ 792.00 per poi scendere con un balzo fino agli odierni $ 735.00.
L’ampio salto al ribasso è dovuto a motivi esclusivamente tecnici: oggi 17 giugno era infatti in calendario il roll-over dal “vecchio” contratto con scadenza a settembre, verso il nuovo contratto 12/22. Mentre sono le 18.42 CET, il Future Corn viene passato di mano a 737.75 dollari, in leggero incremento del +0.37% su base giornaliera.
Il dato tecnico essenziale che riguarda questo mercato è ben intuibile osservando il grafico storico a barre annuali. Le quotazioni si sono spinte nel corso del 2022 fino al picco di quota $ 824.50, raggiunto il 29 aprile. Si tratta del prezzo più alto mai visto dal lontano 2012, quando il mais fece registrare il suo record storico a $ 849.00 prima di tornare a $ 309.00 negli 8 anni successivi. Il massimo di aprile costituisce il culmine di una cavalcata rialzista cominciata lo scorso settembre e che ha avuto un’estensione del 65.73%.
In altre parole, i grossi operatori che hanno acquistato mais a settembre lo hanno visto salire di oltre l’8% medio al mese. Inevitabile quindi che, una volta giunti nella zona dei massimi storici, potessero scattare delle ampie prese di beneficio.
Il processo di arretramento già in corso non è, a nostro avviso, ancora completo. Si sono infatti formate delle resistenze a $ 756.50/758.00 ed a $ 781.00/783.00, ben visibili su grafici a scansione di 30 minuti, in corrispondenza delle quali riteniamo siano disposi in questa fase i venditori.
Tali resistenze costituiranno quindi altrettanti punti di probabile ripiegamento in caso di ulteriori recuperi, in particolare durante la settimana fra il 20 ed il 24 giugno prossimi. Le proiezioni indicano obiettivi per la correzione in atto a quota $ 717.50/720.00 ed a quota $ 700.00.
Da un punto di vista del rapporto rischio/beneficio, sarebbe preferibile seguire il mercato con posizioni short solo su riavvicinamenti almeno alla prima resistenza, in ogni caso da prezzi non inferiori a $ 751.00. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 783.00.
Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.