Per venerdì prime resistenze per il future Bund a quota 133.85/90 e quota 138.18/22, a legittimare proiezioni fino a 133.25
I prezzi del contratto futures sul Bund tedesco, con scadenza 03/25, hanno iniziato la settimana con un ulteriore moto di arretramento, spintosi fino ai nuovi minimi relativi di quota 133.61. Era dal 26 novembre scorso che non si rivedevano tali quotazioni.
Il grafico weekly, dove ogni candela rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, non evidenzia indicazioni di esaurimento imminente della pressione ribassista. Essa pare orientata al test pieno di un’area di supporto localizzata tra 133.20/133.30. L’area di resistenza più significativa con riferimento alle prossime 5-10 giornate è invece posta tra 134.35/134.60.
Sarebbe indispensabile almeno una chiusura daily superiore a 134.60 per interrompere il flusso ribassista in vigore, favorendo l’avvio di una fase di oscillazione laterale la quale, durante il mese di gennaio, potrebbe generare ripercussioni rialziste fino a 135.40. Si tratta tuttavia di uno scenario che consideriamo attualmente secondario rispetto a quello di prosecuzione ribassista vigente.
Il 16 dicembre 2024, il cancelliere Olaf Scholz ha perso la fiducia del Bundestag, con 394 voti contrari, 207 a favore e 116 astensioni. Questo evento ha portato alla caduta del governo e all’annuncio di elezioni anticipate, previste per il 23 febbraio 2025. La crisi è stata innescata dal licenziamento del ministro delle Finanze, Christian Lindner, leader del Partito Liberale Democratico (FDP), a causa di divergenze sulle politiche economiche e di bilancio.
Questa situazione ha generato incertezza politica, che potrebbe riflettersi negativamente sulla fiducia degli investitori e influenzare i rendimenti dei titoli di Stato tedeschi. L’attuale combinazione di instabilità politica e rallentamento economico in Germania è in grado di rendere più volatili i rendimenti dei Bund nel corso del 2025.
Su grafico a barre da 30 minuti ci concentriamo sull’individuazione dei livelli tecnici di breve/brevissimo periodo, utilizzabili già durante la sessione di venerdì 27 dicembre e validi fino a quella del 30 dicembre.
Essendo in presenza di un segnale ribassista ci interessa in particolare la disposizione delle resistenze, ossia dei punti ove si concentrano in questa fase i venditori mantenendo attivo il segnale stesso. Si tratta di quota 133.85/90 e quota 138.18/22.
Entrambe le resistenze costituiranno punti di probabile ripresa del ribasso soprattutto in caso di recuperi durante la prima parte della sessione di venerdì. Le proiezioni considerano attivo un target principale a 133.25, da raggiungere passando per un primo livello di obiettivo intermedio a 133.35.
Il segnale tecnico è short ma solo su riavvicinamenti almeno alla prima resistenza, da livelli non inferiori a 133.85. È indispensabile piazzare un allarme in eventuale violazione della resistenza principale di quota 134.22, confermata da una chiusura superiore su grafico a 30 minuti. A tale condizione sarebbe indispensabile rivedere lo scenario tecnico con nuove analisi.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.