Il future sul BTP trentennale ha forato in settimana il supporto di breve periodo ed è impegnato da alcune ore in un tentativo di pull-back.
Il contratto future sul BTP italiano Long-Term, con scadenza 12/24, ha segnato quest’oggi minimi a 118.95 prima di effettuare un deciso recupero, con valori che mentre scriviamo stanno lambendo la soglia dei 119.70. Quando sono le 18:23 di giovedì 31 ottobre, il mercato oscilla ancora in territorio leggermente negativo con una perdita del -0.12%.
Il grafico weekly, dove ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, evidenzia il deciso “stacco” ribassista che si è sviluppato a partire da lunedì scorso, con i valori che hanno forato in accelerazione i minimi di quota 119.97, sopra cui si era sviluppata l’oscillazione delle ultime sei settimane.
Il rimbalzo in corso non ha ancora generato indicazioni di esaurimento della pressione ribassista, che proietta obiettivi in un’area situata fra 118.10/35. Nel corso delle prossime 5-10 sedute, eventuali riavvicinamenti dei valori alla zona delle resistenze principali di breve periodo poste fra 121.30/121.60 saranno tecnicamente da considerare occasioni di ingresso short. Solo una chiusura su grafico daily superiore a quota 121.60 potrebbe consentirci di introdurre degli scenari di ripartenza del rialzo, potenzialmente orientati al superamento dei massimi dell’anno raggiunti recentemente a 122.62.
Le aste dei BTP italiani effettuate durante il mese di ottobre sono andate molto bene; i rendimenti sono risultati in linea con il resto del mercato obbligazionario e la domanda si è mantenuta molto robusta su tutte le scadenze temporali.
Nel mese di novembre sono previsti numerosi altri collocamenti, e nelle date in cui verranno tenute le aste potrebbero verificarsi dei picchi di volatilità, con oscillazioni “anomale” rispetto alla portata media giornaliera. Le date da cerchiare sul calendario sono quelle del 12-13 oltre a quelle del 26-27-28 novembre.
Durante i primi giorni del mese sono inoltre previsti in uscita alcuni altri dati potenzialmente “impattanti” sui prezzi: l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) che fornisce indicazioni sull’inflazione italiana, influenzando le aspettative sui tassi d’interesse e, di conseguenza, sui titoli di Stato, e il Prodotto Interno Lordo (PIL) del terzo trimestre 2024, che offre una panoramica sulla crescita economica del paese, elemento cruciale per gli investitori in titoli di Stato.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo identificare i riferimenti tecnici validi per il brevissimo periodo, ossia fino all’intera sessione di domani 1° novembre. In particolare le resistenze sono collocate a 120.23/120.30 e 120.56/120.63. Entrambi i livelli costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi.
Le aspettative per la sessione di venerdì sono di violazione definitiva dell’area di supporto intermedia localizzata fra 119.00/119.20, già messa sotto pressione dai prezzi durante il pomeriggio odierno.
Le proiezioni indicano un obiettivo a 118.50 virtualmente alla portata dei prezzi entro lunedì prossimo 4 novembre. Il segnale tecnico è short sfruttando eventuali riavvicinamenti alle resistenze, da rilevazioni comunque non inferiori a 119.95. Lo stop scatterebbe solo in caso di superamento di quota 120.63 confermato da una chiusura su grafico a 30 minuti.
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