Il prezzo del petrolio greggio WTI rimane incerto sulla fascia tra i 70 e i 72 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano ancora in rialzo sopra i 3,7$.
Il prezzo del petrolio greggio WTI si è mostrato poco mosso, mantenendosi ancora al di sotto della resistenza (precedentemente supporto intermedio di rilievo) a 72 dollari al barile.
Il gas naturale, invece, ha avuto modo di estendere il suo recupero in maniera significativa, superando anche il target di 3,7 dollari. Evidentemente, questa commodity sta tentando di annullare il crollo di questo mese per riconquistare il target psicologico di 4 dollari tondi.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 71,37 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,706 dollari.
Il petrolio greggio (USOIL) è quotato poco al di sotto del punto di pivot di 71,5 dollari e con prima resistenza prevista a 71,65 dollari.
Se gli acquisti dovessero proseguire, il petrolio potrà tentare già in giornata un allungo sopra i 72 dollari. Tuttavia, la tendenza generale rimane ribassista sotto il punto pivot sopra citato e nel complesso i market movers in grado di influenzare il prezzo della commodity hanno un impatto piuttosto limitato.
Nella fase di attesa attuale, con domanda globale e dazi a rappresentare due incognite di tutto rilievo, ritengo che i movimenti del petrolio greggio WTI possano essere limitati tra i 69,5 e i 72/72,5 dollari al barile, senza particolari scatti al rialzo o al ribasso.
Il prezzo del gas naturale passa di mano ancora in rialzo e punta al raggiungimento del target successivo a 3,75 dollari; a sostenere il rally c’è l’EMA a 50 giorni, già ampiamente superata, e i supporti tra i 3,6 e i 3,68 dollari.
In caso di nuovo break-out sopra i 3,75 dollari, gli obiettivi rialzisti successivi si trovano a 3,80 e 3,88 dollari.
Nel complesso, i segnali di una domanda crescente rimangono forti, ma il rally attuale potrebbe presto arrestarsi di fronte a un necessario ritracciamento o a una fase di consolidamento. Se però il prezzo del gas naturale dovesse riuscire a mantenere stabile la sua spinta rialzista, allora potremmo attenderci un ritorno sui 4 dollari già entro la fine del mese.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.