Il Petrolio WTI guadagna trazione positiva poiché le nuove vendite di dollaro americano favoriscono le materie prime, ma il timore dei dazi USA potrebbero limitare il rialzo.
Il prezzo del Petrolio WTI sta registrato una timida ripresa martedì, superando provvisoriamente i 61 $, dopo le oscillazioni dovute ai dazi imposti dagli Stati Uniti il giorno precedente. La risalita dei prezzi è stata sostenuta da alcune vendite di dollari americano, che hanno contribuito a limitare il rialzo dell’Oro nero. La combinazione di preoccupazioni economiche e geopolitiche continua a limitare il potenziale di rialzo del greggio
Il rallentamento economico degli Stati Uniti causato dai dazi imposti dal presidente Donald Trump ha portato a previsioni di una possibile ripresa dei tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve, con effetti favorevoli per le materie prime data la loro denominazione in dollaro, incluso appunto il Petrolio WTI. In particolare, i trader stanno anticipando che una politica monetaria accomodante sosterrà i prezzi dell’Oro nero, ma non abbastanza da innescare un rialzo significativo. La ripresa di oggi, infatti, potrebbe essere stata alimentata da un semplice rimbalzo tecnico, dopo il crollo dei prezzi al minimo dal gennaio 2021 registrato lunedì.
Tuttavia, la forza del rialzo è limitata dalle crescenti preoccupazioni legate a una guerra commerciale globale totale, innescata dalle misure protezionistiche di Trump. L’introduzione di tariffe più alte su vari beni importati rischia di ridurre la domanda di carburante, indebolendo ulteriormente i prezzi dell’Oro nero. In parallelo, una decisione a sorpresa dell’OPEC+ di anticipare un incremento della produzione di petrolio a maggio, con l’aggiunta di 411.000 barili al giorno al mercato, ha accresciuto le preoccupazioni relative a un eccesso di offerta. Questo potrebbe ulteriormente frenare i guadagni per il prezzo del Petrolio WTI.
Al momento della scrittura, il prezzo del petrolio WTI quota 60,853 $, in calo settimanale del 2,61% e in pieno momentum ribassista dopo il forte crollo dell’ultima settimana, che ha visto il prezzo scendere da 70 $ agli attuali livelli: una flessione superiore al 15%. Attualmente, il WTI si trova compresso tra due livelli annuali di rilievo — 60,01 $ e 62,38 $ — e proprio questa congestione potrebbe spingere molti trader ad attendere una chiusura netta al di sopra o al di sotto di tali soglie prima di prendere posizione.
Sul fronte rialzista, solo una chiusura sopra i 62,38 $ riattiverebbe l’interesse dei compratori, con l’area dei 65,29 $ a rappresentare il primo target tecnico di rilievo. Al contrario, una chiusura sotto i 60,01 $ aprirebbe lo scenario a ulteriori ribassi, con il livello annuale dei 56,75 $ come possibile prossimo supporto.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.