L'Argento cerca di mantenersi stabilmente sopra i 32 $, mentre si intensifica la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Il prezzo dell’Argento si mantiene sopra i 32 $ durante la sessione europea di lunedì, sostenuto dai guadagni della giornata di venerdì. Il metallo prezioso sta mostrando una certa forza, spinto principalmente dalla debolezza del dollaro americano, che continua a scendere a causa dell’intensificarsi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Il future del dollaro americano (indice DXY) ha visto un crollo significativo, scendendo sotto 99,60. Questo calo riflette la crescente preoccupazione per l’impatto economico della guerra commerciale e un forte movimento verso beni rifugio come l’Argento.
La Cina ha deciso di aumentare i dazi sulle importazioni provenienti dagli Stati Uniti al 125%, come contromisura rispetto all’aumento dei dazi deciso dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Questo incremento, che è destinato ad aggravare ulteriormente le tensioni tra le due maggiori economie mondiali, potrebbe avere effetti diretti sull’economia statunitense. L’aumento dei dazi porta con sé il rischio di un calo del potere d’acquisto delle famiglie americane, con un conseguente rallentamento nelle attività economiche e nel flusso di lavoro delle imprese, in particolare quelle esposte al commercio internazionale.
L’escalation della guerra commerciale ha anche portato a una riduzione della domanda di asset denominati in dollari. Gli investitori, preoccupati per l’incertezza economica, hanno cominciato a vendere i titoli del Tesoro USA, spingendo i rendimenti a scendere di oltre l’1% durante l’orario di contrattazione europeo. Nonostante ciò, i rendimenti sono ancora superiori rispetto alla settimana scorsa. In teoria, un aumento dei rendimenti obbligazionari riduce l’appeal di asset non redditizi, come l’Argento, ma in questo caso, le crescenti tensioni globali hanno incrementato la domanda per il metallo prezioso, considerato un bene rifugio sicuro in tempi di incertezze economiche e geopolitiche.
Il prezzo dell’Argento sta consolidando al di sopra del livello chiave dei 32 $, dopo un rally durato una settimana. I compratori stanno aumentando la pressione, puntando inizialmente al livello annuale di 33,186 dollari e successivamente al massimo del 28 marzo a 34,58 dollari. L’RSI a 14 giorni evidenzia una solida ripresa a V dopo essere sceso in territorio di ipervenduto sotto quota 30, rafforzando il momentum rialzista.
Sul fronte ribassista, i venditori attendono una chiusura sotto il supporto annuale dei 31,814 $ prima di intervenire. In caso di correzione, i livelli chiave da monitorare al ribasso restano area 31 $ e il supporto annuale dei 29,925 $, che rappresentano i principali target SHORT.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.