Il prezzo delle azioni NIO ha subito una discreta ripresa in questi ultimi cinque giorni, riportandosi sopra il livello tecnico di 20 dollari.
Le azioni di NIO sono riuscite a recuperare in questi giorni i minimi di fine Luglio, con un rialzo non particolarmente consistente, ma in grado di trainare il prezzo verso il recupero del livello di 20 dollari. Su quest’area di prezzo potrebbe essersi costruito un discreto supporto, che è però in questo momento ancora in fase di test e potrebbe cedere in caso di nuove svendite.
Infatti, oggi al momento della scrittura le azioni NIO quotate alla borsa NYSE si trovano proprio a 20,05 dollari, in ribasso del -4% dopo il recupero fino ai 21,45 dollari.
Il mantenimento del supporto a 20 dollari potrebbe permettere al prezzo di ritestare i massimi di questa settimana.
Le ragioni del recente rialzo sono diverse, ma possono attribuirsi principalmente ai dati di Luglio, che hanno visto un incremento delle consegne.
A ciò si affianca l’annuncio del lancio (per il quale non è ancora prevista però una finestra precisa) di una linea di veicoli elettrici per il mercato di massa, con prezzi di listino intorno ai 15.000 dollari per veicolo.
Il nome di questo progetto è Project Firefly, che identifica questa sorta di sottobrand di Nio. Il dubbio principale riguarda però il mercato di destinazione: la nuova linea sarà infatti dedicata solo al mercato cinese o all’intero mercato globale su cui NIO sta muovendo i suoi passi?
Le azioni di NIO si ritrovano dunque in fase moderatamente rialzista e potrebbero mantenere il loro trend di ripresa sopra i 20 dollari. In questo caso, il ritorno ai massimi degli ultimi giorni a 21,5 dollari sarebbe il prossimo passo.
Rialzi più ampi potranno verificarsi anche grazie a una spinta dell’intero settore, ma si ritiene di poter fissare come target principale il massimo mensile a 22,6 dollari o eventualmente il ritorno a 23 dollari.
Un allungo più ampio, nel brevissimo termine e a orizzonte mensile, non pare molto agevole.
Lo scenario rialzista, che resta il più probabile al momento, potrebbe essere annullato in caso di nuovo calo sotto i 20 dollari, da cui potrebbe scaturire o un proseguimento misurato fino ai minimi relativi di 19,5 dollari oppure un break-out più ampio.
In questa seconda ipotesi, il superamento dei recenti minimi mensili a 19 dollari indicherebbe l’apertura di un nuovo ciclo ribassista.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.