Martedì, il cambio euro dollaro mantiene i guadagni di recupero sopra 1,0900 durante le contrattazioni europee, in un contesto di un dollaro americano molto debole.
Il prezzo dell’euro dollaro sta cercando di mantenersi stabile nel suo tentativo di ripresa, riuscendo a toccare 1,0950 nella sessione europea di martedì, sfruttando anche la debolezza del dollaro americano. La giornata è iniziata con l’ottimismo generato dalle dichiarazioni di Kevin Hassett, direttore del National Economic Council (NEC) degli Stati Uniti, in un’intervista rilasciata a Fox News.
Hassett ha affermato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sarebbe disposto ad ascoltare proposte commerciali vantaggiose, lasciando intendere una possibile distensione nei dazi commerciali. Successivamente, la CNBC ha riportato che Trump stava valutando una pausa di 90 giorni sui dazi, estendendo questa misura a tutti i paesi, tranne la Cina, suscitando un’immediata reazione positiva sul mercato e sul fiber.
Nel contesto del conflitto commerciale, la dichiarazione del commissario al commercio dell’Unione Europea, Maros Sefcovic, ha mantenuto vivo l’interesse degli investitori. Lo stesso ha dichiarato che l’UE è disposta ad offrire tariffe zero per zero sugli scambi di automobili e beni industriali con gli Stati Uniti, ma ha anche ribadito che l’Unione Europea non è disposta ad aspettare all’infinito per una soluzione. L’offerta di compromesso da parte dell’UE ha contribuito a sostenere la posizione dell’euro dollaro, facendo sì che la coppia riuscisse a mantenere una certa stabilità nonostante le incertezze.
Dal punto di vista economico, il calendario economico non prevede rilascio di dati di grande impatto nella giornata odierna, il che significa che il mercato potrebbe restare concentrato su sviluppi politici e commerciali. I partecipanti al mercato continueranno a monitorare da vicino la situazione dei dazi, con particolare attenzione ai possibili cambiamenti nella politica commerciale degli Stati Uniti e all’evolversi delle trattative con la Cina e l’Europa.
Attualmente, il prezzo del fiber quota 1,0922, con un rialzo dello 0,14%. Sebbene si trovi ancora nel pieno di una fase ribassista, si intravedono i primi segnali di cedimento. Tuttavia, i tori rimangono cauti e attendono una chiusura sopra il livello annuale di 1,0955 prima di considerare l’ampliamento delle loro posizioni. Se ciò avvenisse, il focus si sposterebbe verso il prossimo obiettivo psicologico di 1,1000, seguito dal livello annuale di 1,1025.
Al contrario, una chiusura sotto il livello annuale di 1,0877 potrebbe innescare una nuova pressione ribassista, con gli orsi pronti a spingere verso il minimo di marzo, fissato intorno al livello annuale di 1,0773.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.