Gli indici di Wall Street stanno affrontando un periodo di elevata volatilità, spinti dalle preoccupazioni economiche globali e dalle politiche tariffarie aggressive del presidente Donald Trump.
Il Nasdaq è stato l’unico tra gli indici di Wall Street a chiudere in territorio positivo, dopo aver toccato il minimo plurimensile a 16.542,20 punti ((il più basso da gennaio 2024), ma rimane comunque in una situazione complessivamente ribassista. La perdita settimanale è stata vicino al 10%, un segnale evidente della pressione che continua a gravare sugli indici di Wall Street, in particolare sui mercati tecnologici, fortemente colpiti dalle politiche commerciali di Trump.
Nonostante la forte ipervenduto nelle analisi giornaliere, che suggerisce una pausa nel ribasso, la tendenza complessiva rimane negativa. Le resistenze a 18.000 punti e 18.600 punti sono ancora intatte, limitando qualsiasi potenziale rialzo. Solo se queste barriere dovessero essere violate, potrebbe emergere un segnale positivo più forte e un potenziale rimbalzo, al ribasso, non è da escludere un raggiungimento dei 16.400 punti in poco tempo.
Il Dow Jones ha aperto con un gap ribassista, segnando poi una chiusura di giornata in calo dello 0,91%. Nonostante questa discesa, il quadro tecnico mostra segni di potenziale recupero. L’oscillatore RSI a 14 periodi giornaliero si mantiene in territorio di ipervenduto, il che suggerisce che un rimbalzo potrebbe essere imminente. Nonostante ciò, il Dow Jones ha bisogno di superare alcune resistenze immediate per testare una ripresa solida. La resistenza più prossima è il livello annuale dei 38.029,33 punti, seguita da livelli annuali dei 38.824,40 punti e il livello psicologico dei 40.000 punti.
Al ribasso, il supporto principale è stato trovato intorno al livello annuale dei 37.122,95 punti, con un’altra area di supporto intorno ai 36.700 punti. Se il Dow Jones non riuscirà a mantenere questi livelli, il rischio di ulteriori perdite sarà evidente, ma il contesto tecnico e l’RSI suggeriscono che una ripresa è ancora possibile.
L’S&P 500 ha chiuso con un leggero ribasso, toccando i minimi da metà gennaio 2024, e continuando la sua discesa dopo il calo dell’8,75% della settimana precedente. L’impatto delle tariffe commerciali annunciate dal presidente Trump ha innescato forti scosse sui mercati globali, portando a una svendita generalizzata.
L’analisi tecnica indica che le condizioni di ipervenduto potrebbero portare ad una pausa degli orsi, con una possibile correzione limitata che potrebbe offrire opportunità di vendita. Le resistenze iniziali per l’indice sono a 5.150 punti, con un ulteriore ostacolo nei pressi dei 5.200 punti. Se questi due livelli dovessero essere raggiunti, un eventuale rimbalzo potrebbe incontrare resistenza significativa e limitare i guadagni. Al ribasso, con una chiusura al di sotto del livello psicologico dei 5.000 punti potrebbe portare l’S&P 500 a ritestare il supporto dei 4.900 punti.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.