Il nostro FTSE MIB ha virato al ribasso, chiudendo con una perdita dello 0,50%, pur mantenendosi sopra i 39.000 punti indice. Tra i titoli più deboli della giornata spiccano Ferrari e Pirelli, che hanno registrato cali superiori alla media.
Il titolo Ferrari (RACE), nel mese di marzo, sta segnando un calo significativo di -13%. Attualmente quota 391,50€, dopo aver chiuso ieri con un ribasso del -1,85%, aggiornando così i minimi del 2025. Su base annua, il titolo è in calo di circa -5%.
Analizzando il grafico weekly, si evidenzia chiaramente una fase ribassista in atto da febbraio, quando Ferrari aveva toccato il suo all-time high a 492,80€. Da allora, RACE ha inanellato cinque settimane consecutive in rosso, un evento che non si verificava dai mesi di febbraio-marzo 2022, quando il prezzo oscillava in area 170–180€.
Questa settimana, il ribasso ha portato alla rottura del supporto chiave in area 398–400€. Una chiusura weekly sotto questo livello potrebbe aprire spazio a ulteriori discese.
In caso di prosecuzione del trend ribassista, il primo livello di supporto rilevante si trova in area 368–367€. Se questo livello dovesse cedere, il prezzo potrebbe scivolare verso la zona 330–327€.
Attualmente, RACE ha già perso circa il 20% rispetto al massimo storico di febbraio. Per invertire il trend, sarà probabilmente necessario un catalizzatore forte, come risultati positivi dal campionato di Formula 1, da sempre elemento chiave per il sentiment degli investitori sul titolo Ferrari.
Non va meglio all’azione di Pirelli (PIRC), che nel mese di marzo registra un calo del -6%. Attualmente quota 5,674€, ma nonostante la correzione, da inizio 2025 resta ancora in positivo del +3,65%.
Il titolo aveva toccato il massimo annuale a febbraio a 6,134€, da cui è ora in flessione del -7,55%. Osservando il grafico weekly allegato, si nota come il prezzo si stia appoggiando sul primo supporto a 5,65€. Questo livello è già stato testato e violato al ribasso in due occasioni recenti, dimostrando una certa fragilità.
Il supporto principale di breve termine, in questo scenario, rimane quello in area 5,55€, che rappresenta il livello da monitorare per evitare ulteriori discese.
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Trader privato professionista dal 2007, appassionato di materie finanziarie e borsistiche fin da adolescente, ha operato presso le sale trading di Twice Sim e poi IWBank.