Il cambio euro dollaro potrebbe mantenersi all'interno di una banda di lateralità tale da limitare i possibili ulteriori ribassi.
Il cambio euro dollaro, nonostante alcuni tentativi in tal senso, non è riuscito ieri a riprendere quota in maniera convincente e dopo i dati tedeschi è scivolato ulteriormente verso 1,065.
Per il cross più scambiato del mercato forex, è ora di domandarsi se non sia possibile assistere all’inizio di una fase di lateralizzazione, caratterizzata per definizione da una minore volatilità e da una maggiore stabilità del prezzo intorno ai baricentri principali.
Considerando infatti l’elevata pressione ribassista sul livello di 1,08 (che si irradia però anche alle resistenze precedenti) e il supporto di 1,06 ancora mai testato adeguatamente, potremmo individuare un’area di lateralità in cui contenere le analisi di brevissimo termine.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna 1,065, stabile rispetto alla precedente chiusura.
Ipotizzando dunque un contenimento del prezzo tra 1,06 e 1,075/1,078, quest’oggi possiamo avanzare una previsione di brevissimo termine concentrata sul livello pivot di 1,065 e la prima resistenza di 1,068.
Se i dati macro attesi dovessero infatti premiare il cambio euro dollaro quanto basta per riportarlo al rialzo, allora dopo il test di resistenza a 1,068 sarebbe possibile estendere rapidamente l’allungo verso 1,07.
Da qui, il livello di resistenza successivo si troverebbe a 1,072 e permetterebbe al cross di costruire un nuovo supporto in caso di ulteriori ritracciamenti.
Rialzi più ampi vedrebbero uno slittamento verso la parte superiore della banda di lateralità sopra individuata, tra 1,075 e 1,078, dove si trova l’ultima resistenza di rilievo prima del test del livello da cui è partito l’ultimo ribasso, a 1,08.
Il calendario economico di oggi parte dall’aggiornamento flash sul tasso d’inflazione in Germania, che certamente influirà sul cambio euro dollaro.
Di seguito, attenzione anche ai dati tedeschi sul clima imprenditoriale IFO e al tasso d’inflazione in Italia.
Dagli USA, il FOMC rivelerà invece i suoi ultimi minutes.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.