Il cambio euro dollaro continua a mantenersi rialzista e riesce a recuperare un +1,7% abbondante rispetto alla scorsa settimana. Prossima resistenza a 1,05.
Seppur a lenti passi, nel complesso il cambio euro dollaro (EUR/USD) è riuscito a spingersi in rialzo del +1,7% rispetto alla scorsa settimana. Merito anche di un’estensione rialzista avviata in queste ore e ancora in corso, il Fiber ha potuto superare la resistenza di 1,042 e sta adesso approssimandosi al target successivo di 1,05
Il cross rimane comunque in bilico a causa delle politiche monetarie divergenti tra BCE e FED e, soprattutto, in ragione dell’effetto atteso dei dazi statunitensi.
In primo luogo, la FED sta mantenendo i tassi tra il 4,25% e il 4,50%, mentre la BCE ha proseguito con i tagli di 25 punti base per stimolare la crescita.
Secondariamente, i dazi di Trump già sul tavolo potrebbero alimentare tra le altre cose l’inflazione negli Stati Uniti, costringendo la Fed e prendere contromisure e rafforzare il dollaro USA. A ciò occorre aggiungere poi il contraccolpo sull’euro in caso di dazi contro l’Eurozona, con il rischio di un ritorno alla tanto temuta parità a 1,0.
Per il momento, il cambio euro dollaro segna 1,0470 e l’indice del dollaro USA arretra ancora a 106,865$.
Il cambio euro dollaro passa di mano ancora in territorio rialzista, ma la sua posizione resta delicata. Il supporto principale è rappresentato dal minimo di inizio mese a 1,0209 e dovrà essere mantenuto per evitare un collasso verso il livello di parità citato in precedenza.
Guardando però allo scenario più plausibile per questa chiusura settimanale odierna, il cambio euro dollaro potrebbe guadagnare ancora terreno fino a portarsi sulla soglia del target di 1,05. Probabilmente, per superare anche questo valore sarebbe necessaria una pausa di consolidamento e non escludiamo lievi ritracciamenti.
L’eventuale break-out rialzista suggerirebbe però un rafforzamento del sentiment bullish con prospettive anche più audaci, tra 1,058 e 1,065.
Il calendario economico odierno parte con diversi dati dall’Eurozona, come la variazione dell’occupazione e la crescita del PIL, che potranno certamente influenzare il cambio euro dollaro.
Dagli USA, attenzione alle vendite al dettaglio, alla produzione industriale e ai prezzi alle esportazioni.
Per questa chiusura settimanale non mancheranno dunque gli stimoli e, di conseguenza, il cambio euro dollaro potrà mostrarsi più instabile rispetto alle scorse giornate.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.