Il cambio euro dollaro (EUR/USD) passa di mano sotto 1,04 dopo l'arretramento di ieri causato dal taglio dei tassi della BCE e dai dazi di Trump, che hanno spinto al rialzo il dollaro statunitense.
Il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha proseguito nella sua fase di debolezza, pur mantenendosi per parte della settimana sopra 1,04. Un ultimo inciampo rischia di aggravare lo scenario tecnico definitivamente sotto questo target, dopo il ribasso causato ieri dalla conferma del taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base da parte della BCE.
Tale taglio era stato già previsto e metabolizzato dal mercato, ma ha inevitabilmente incupito uno scenario già molto delicato per il cross, alimentato dalla debolezza dell’Eurozona a crescita zero nel 2024.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,0392.
Ieri la BCE ha abbassato i tassi di 25 punti base e ha mantenuto un tono accomodante anche per il futuro, aprendo le porte a nuovi tagli dei tassi. La scelta è stata dettata dal chiaro rallentamento dell’economia dell’Eurozona, che richiede dunque un boost di investimenti e consumi, e soprattutto dall’abbassamento dell’inflazione.
A pesare sul cambio euro dollaro è stato però anche il rimbalzo del dollaro statunitense, dopo che il Presidente Trump ha confermato l’idea di imporre un dazio del 25% su beni importati da Canada e Messico.
Passando all’analisi tecnica, con un calo sotto quota 1,04 il cambio euro dollaro potrebbe adesso estendere i ribassi tra 1,038 e 1,032. Il target di 1,03673 potrebbe rappresentare l’obiettivo intermedio più plausibile in una fase di incertezza, perché coincide con l’EMA a 30 giorni.
Per recuperare quota in maniera significativa, il cross dovrà invece riportarsi definitivamente sopra 1,04 e spingere fino alle resistenze di 1,042 e 1,045. Il raggiungimento del target tondo di 1,05, come più volte accennato, risulta ancora difficile nello scenario di debolezza attuale e i dati macro europei difficilmente aiuteranno a coprire lo scarto attuale.
Il calendario economico di oggi parte con l’aggiornamento sul tasso di disoccupazione e sul tasso d’inflazione flash in Germania, a cui faranno seguito diversi dati sull’occupazione e il costo del lavoro anche negli Stati Uniti.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.