per buona parte della sessione di trading della scorsa settimana, il biglietto verde ha sofferto le forti pressioni accomodanti per il calo nei rendimenti del Tesoro USA e per i deludenti aggiornamenti dei dati macroeconomici del calendario statunitense
La scorsa settimana la coppia EUR/USD ha goduto di una costante price action rialzista, recuperando così tutte le perdite sofferte per la politica accomodante della BCE di inizio marzo che venivano completamente ribaltate dagli EOD di venerdì. Il rialzo veniva sostenuto dalla debolezza del dollaro americano nel mercato generale: per buona parte della sessione di trading della scorsa settimana, il biglietto verde soffriva le forti pressioni accomodanti per il calo nei rendimenti del Tesoro USA e per i deludenti aggiornamenti dei dati macroeconomici del calendario statunitense. Gli sviluppi positivi sul fronte della Brexit, inoltre, hanno fornito un certo livello di supporto fondamentale alla moneta unica, facilitando il movimento costante al rialzo e l’inversione delle perdite subite inizialmente.
Dall’apertura della sessione di trading settimanale nelle ore di mercato dell’Asia e del Pacifico, la coppia è riuscita a mantenere una price action costante, muovendosi bene vicino ai massimi della scorsa settimana, quando lo spread tra i rendimenti dei bond biennali statunitensi e tedeschi si riduceva, toccando il minimo degli ultimi 11 mesi; stiamo parlando di un fattore decisamente favorevole agli euro-tori, in quanto lo spread è sceso sotto ai 300 punti per la prima volta dall’aprile 2018. La coppia ha toccato il nuovo massimo bisettimanale durante i mercati asiatici di 1,13449 grazie alla spinta dello spread. Durante la stesura di questo articolo, la coppia EUR/USD si attesta a 1,1341 (+0,13% sul giorno). Guardando in avanti, gli occhi degli investitori sono puntati sugli aggiornamenti dei dati macroeconomici, in cerca di eventuali opportunità di profitto a breve termine.
Questa settimana ci sarà la pubblicazione dell’ultima delibera della FOMC in merito ai tassi di interesse; i trader si aspettano che gli anticipi della Fed siano accomodanti, pur mantenendo invariato il tasso di interesse almeno per questo mese. Negli ultimi anni abbiamo imparato che i membri della Fed sono sempre pronti a tagliare i tassi di interesse, se le condizioni economiche lo richiedono. Visti i deludenti dati macroeconomici rilasciati finora questo mese, gli investitori ritengono che la Fed adotterà una politica accomodante e che confermerà i piani di riduzione dei tassi nel caso in cui nel prossimo futuro gli aggiornamenti dei dati macroeconomici dagli Stati Uniti continuino ad avere un tono deludente. Questo ha indebolito il dollaro nel mercato generale, in aggiunta alla forza dell’euro nelle ore di mercato asiatico e potrebbe sostenere ancora la price action positiva della coppia per il resto della giornata. Sul fronte delle pubblicazioni, sia la zona euro che gli Stati Uniti vedranno il rilascio degli aggiornamenti dei dati macroeconomici di secondo livello. Il calendario UE prevede l’uscita dei dati sulla bilancia commerciale e gli interventi da parte dei membri della BCE De Guindos e Peter Praet, mentre il calendario degli Stati Uniti vedrà l’uscita dei dati sulle esportazioni di beni ammortizzabili non militari e non aeronautici. Il supporto e la resistenza attesi per la coppia sono rispettivamente a 1,1329, 1,1300, 1,1296 / 95 e a 1,1367, 1,1388, 1,149.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.