Cambio EUR/USD in lieve rialzo in queste ore, sopra quota 1,21. Forse il cross punta già alla resistenza fissata a quota 1,2130.
Il cambio EUR/USD nella giornata di ieri ha continuato a mostrarsi debole, ma non si è contratto particolarmente rispetto all’andamento della fine della settimana scorsa, restando tra quota 1,205 e 1,21.
Alle ore 8:40 il cambio si mostra comunque in lieve rialzo a quota 1,21.
L’attenzione degli investitori e degli analisti resta evidentemente puntata sull’entità e sull’impatto pratico del pacchetto di stimoli statunitense, che sicuramente rappresenterà un market mover di breve termine da non trascurare.
Fino a ieri, il cambio EUR/USD si trovava intorno alla zona di 1,2070 e si avvicinava ai minimi di un mese, a quota 1,2053 (che rappresentano anche una soglia di supporto abbastanza affidabile per le prossime ore) mentre stamattina il cambio si sta portando in breve rialzo.
L’analisi tecnica di breve periodo suggerisce comunque un calo fino alla nuova soglia di supporto e, nel caso in cui la stessa venga infranta, anche fino a quota 1,20 e oltre.
Tuttavia, visto l’andamento lievemente rialzista, non è da escludere che il cambio possa sfidare già quest’oggi la resistenza a 1,2130 per tentare poi un nuovo rally.
Il target di medio periodo è invece rappresentato dalla fascia di resistenza a quota 1,2180, che pare però per il momento di non immediato approccio.
Oltre alla già citata misura di stimolo statunitense per contrastare la nuova ondata di contagi negli Stati Uniti, da parte dell’Unione Europea si attende la riunione della BCE, che probabilmente ribadirà la necessità di continuare a monitorare i tassi per controllare il livello di inflazione attuale.
Non si possono però escludere novità su questo fronte, o dichiarazioni in grado di condizionare i mercati e impattare anche sul cambio EUR/USD.
Ancora solido l’indice del dollaro statunitense, anche a causa dei più elevati rendimenti per i titoli statunitensi, che evidentemente stanno attirando l’attenzione degli investitori.
Alle ore 8:45 l’indice si trova a 90,7 punti.
La destinazione finale, qualora la spinta sul dollaro continui senza segnali di rallentamento, è rappresentata dai 92 punti, mentre un calo sotto quota 90,50, considerando l’elevato peso dell’euro sul paniere dell’indice del dollaro USA, potrebbe indicare una prima inversione di tendenza per il Fiber.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.