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Investire in Agribusiness: come, dove e quando

Aggiornato: Mar 08, 2022, 11:48 GMT+00:00

Investire in Agribusiness è la nuova frontiera degli investimenti tematici. Ecco come, dove e quando investire nel business dell'agricoltura moderna.

agribusiness

L’agricoltura questa sconosciuta in molte parti d’Italia, dove si preferiscono le colate di cemento alla coltivazione. E questo, forse, perché solo delle nicchie specializzate hanno visto nell’agricoltura un vero business, un Agribusiness.

In questo articolo intendiamo rispolverare il tema di investimento, per capire se investire in Agribusiness è conveniente oppure no. E cercheremo di capire come, dove e quando investire in agricoltura 4.0.

Partiamo dal definire il campo di investimento: cos’è l’Agribusiness?

Cos’è l’Agribusiness?

L‘Agribusiness è l’insieme di due processi che si fondono insieme. Il primo insieme rappresenta il sistema agroalimentare costituito dalle attività di produzione agricola, trasformazione industriale e distribuzione dei prodotti agricoli. L’altro insieme, a cui il primo è profondamente legato, è il sistema agroindustriale fatto di attività di trasformazione dei prodotti agricoli e di industrie che forniscono i mezzi tecnici come le macchine agricole e i prodotti chimici.

L’Agribusiness è quindi un insieme di processi che hanno a che fare con tutto il mondo dell’agricoltura e della produzione di cibo. Il termine sta anche a indicare che l’agricoltura è diventato un tema di investimento capace di inglobare questo complesso sistema.

Investire in agricoltura, infatti, non è più solo, investire sui future delle materie prime agricole, o sulle grandi multinazionali dell’agricoltura, ma è un investire sulle tecnologie agricole, su nuovi stili di vita e modi di coltivare (vedasi il biologico e la permacoltura), che stanno del tutto trasformando il settore agricolo, presentando all’investitore opportunità di ritorno economico sul lungo periodo prima impensabili.

Conviene investire in Agribusiness?

Per capire se conviene investire in Agribusiness prendiamo come esempio un fondo comune estero non quotato, ma legato al business dell’agricoltura moderna.

Il fondo comune si chiama Dws Invest Global Agribusiness Nc Cap Eur, ed è gestito da Dws Investment SA, società del Lussemburgo. Si può seguire l’andamento del fondo anche attraverso il sito di Borsa Italiana. ISIN: LU0273147594.

Cosa ci dice questo fondo? Anzitutto che esiste dal 2017, ed ha quindi uno storico di 5 anni su cui basare la nostra analisi. I rendimenti del fondo sono stati questi:

  • Annuali: 2017 (+6,09%); 2018 (-8,57%); 2019 (+20,97%); 2020 (-2,10%); 2021 (+25,32%).
  • Cumulati: 1 mese (+9,61%); 1 anno (+25,68%); 3 anni (+44,77%); 5 anni (+53,1%).

A quanto pare, chi già da qualche hanno ha dato fiducia all’Agribusiness è stato ampiamente ricompensato.

Agricoltura come bene rifugio

Tra i motivi che spingono verso gli investimenti in agricoltura, ci sono le grandi incertezze determinate dalla pandemia prima e dalla guerra in Ucraina poi, che pongono a serio pericolo la continuità proprio nel settore agricolo.

L’agribusiness è quindi visto come un bene rifugio e così i family office spostano una parte dei fondi su questo asset diventato così prezioso. Del resto, se le materie prime agricole come il grano dovessero continuare a salire di prezzo, è ragionevole pensare che in molti torneranno all’agricoltura in Europa e anche in Italia. E vi torneranno proprio su quei prodotti agricoli abbandonati per la concorrenza straniera che li offriva a basso costo.

I punti a favore

Per una completa valutazione sull’opportunità di investire in Agribusiness, riportiamo in sintesi quattro indicatori fondamentali che soffiano a favore.

  1. Produzione alimentare in crescita: si stima che entro il 2050 saremo 9 miliardi di persone e che servirà aumentare la produzione di cibo del 60% o 70%.
  2. Sostenibilità: la sostenibilità ambientale è alla base dell’agricoltura, la richiesta di una agricoltura biologica che non fa uso di pesticidi e altre “stranezze genetiche” è in forte crescita.
  3. Rendimento: il cash flow sul lungo termine è forte, la correlazione con i cicli economici è bassa e funziona adeguatamente come copertura contro l’inflazione.
  4. Supporto all’agricoltura: nell’Unione Europea, anche se tra alcune polemiche, è stato approvato il piano di Politica Agricola Comune (PAC), il quale prevede un investimento annuo pari a 55 miliardi di euro, di cui 5 miliardi sono destinati all’Italia.

Agribusiness in Italia: come stanno le cose?

A febbraio 2022 Cbre, società italiana specializzata nel real estate, ha pubblicato la ricerca “Agribusiness in Italy 2022” secondo la quale “negli ultimi 3 anni gli investimenti in proprietà agricole in Italia sono cresciuti, specialmente nel Centro e al Sud della penisola”.

Secondo il rapporto, come riportato dal Financialounge, gli investimenti nell’agricoltura italiana sono fioriti a seguito della crisi finanziaria del 2008. Da allora una porzione di investitori hanno spostato il loro interesse sugli asset reali, agricoltura compresa.

Il cibo e il vino italiano, da sempre considerati di elevata qualità, hanno attratto investimenti che nel corso del tempo si sono spostati anche a monte della filiera.

Nel solo 2020, infatti, in Italia si sono registrate transazioni in patrimoni legati alla terra per un valore complessivo stimato in 4,8 miliardi di euro, scrive Cbre nel suo rapporto.

Sono in particolare i family office, i fondi pensione, i fondi di private equity e altri tipi di investitori professionali ad essersi interessati per primi dell’Agribusiness. Questi, muovendosi in anticipo rispetto al mainstream, hanno ottenuto un vantaggio strategico unico che ora dà i suoi frutti.

Per citare un paio di casi concreti. Ad inizio marzo 2022 un family office, di cui non è stato rivelato il nome, ha acquistato la tenuta Castiglion del Bosco di Montalcino (Siena), dove si produce il Brunello.

La tenuta dal 2003 è appartenuta a Massimo Ferragamo e a sua moglie, ora è passata di mano per 300 milioni di euro.

In precedenza è stata acquistata Cantina di Montalcino da Prosit, una holding di aziende vitivinicole a gestione familiare, a sua volta inserita nel portafoglio di Made in Italy Fund, un fondo di private equity gestito da Quadrivio & Pambianco.

Queste acquisizioni sono extra Borsa, avvengono su di un altro piano e tuttavia sono indice di come l’Agribusiness sia diventato la nuova frontiera degli investimenti.

All’investitore spetta il compito di trovare nei mercati finanziari i giusti strumenti per investire in Agribusiness e trarne vantaggio sul medio e lungo periodo.

ETC Agricoltura

Ecco dunque alcuni esempi di dove investire in Agribusiness.

Borsa Italiana quota dal 2010 un exchange traded commodity (ETC) legato all’agricoltura sviluppato da WisdomTree. Il fondo negoziato in borsa legato alle materie prime agricole, si chiama WisdomTree Agriculture ETC, ed è rintracciabile sulle piattaforme di trading online con l’ISIN GB00B15KYH63 o con il ticker AIGA. Il fondo negoziato è denominato in euro.

All’apice del suo rendimento il fondo ha toccato i 7,98 euro nel mese di luglio del 2012, quindi ha intrapreso una lenta discesa verso il minimo storico a 2,98 euro nel marzo 2020 della pandemia.

L’ETC, tuttavia, dal minimo del 2020 si è apprezzato come non accadeva da anni tanto da essere tornato sotto i massimi storici a 6,75 euro. L’agricoltura è, forse, tornata centrale anche per gli investitori di Borsa.

Altro ETC da monitorare è il WisdomTree Broad Commodities Ex-Agriculture and Livestock ETC. Questo fondo negoziato traccia un indice Bloomberg legato ai future sulle commodity agricole. Il livello di rischio dell’ETC agricolo è pari a 4.

Attivo dal 2013, l’ETC aveva progressivamente perso valore fino al minimo storico di 6,34 euro a marzo 2020. Da allora ha riacquistato un grande interesse fino a fissare un nuovo massimo storico sopra i 15 euro.

Concludendo

Dagli esempi qui presentati, si evince che l’agribusiness abbia da tempo attratto l’attenzione. I primi a rendersi conto del valore della terra agricola sono stati i fondi di investimento privati ed i gestori di patrimoni familiari.

Più di recente anche gli investitori di Borsa si sono resi conto che l’agricoltura è centrale nella vita del portafoglio finanziario e questo perché nel quotidiano è di agricoltura che noi tutti ci cibiamo, non di cemento.

Quando investire in Agribusiness, dunque? Ora e non domani.

Sull'Autore

Scrittore web freelance dal 2013, scrive di crypto economy dal 2016 e di fintech e mercati azionari dal 2018. Scrive inoltre di economia digitale.Dal 2018 collabora per FXEmpire.it scrivendo di crypto e mercati azionari con particolare attenzione a Borsa Italiana. Inoltre, cura la pubblicazione di articoli formativi a cadenza domenicale per l'area Formazione del sito di FX Empire Italia.

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