Cos’è il SEBC, Sistema Europeo delle Banche Centrali e come funziona l’Eurosistema? Spiegazione semplice ma approfondita per capire come si strutturano gli organi della politica monetaria nell'Unione Europea.
Una delle istituzioni europee che più resta forse sullo sfondo dell’Unione Europea e che poco si conosce è il SEBC, il Sistema europeo delle banche centrali che non va confuso con l’Eurosistema e che non è un alter ego della Banca centrale europea (BCE). In questo articolo educational cercheremo quindi di comprendere cos’è il SEBC per avere al termine un quadro più completo sul sistema che governa la politica monetaria ed economica dell’Unione Europea e di riflesso garantisce i nostri investimenti, li tutela e li regolamenta.
Tutto ha inizio l’1 gennaio del 1999, quando alla Banca centrale europea viene data la responsabilità di condurre la politica monetaria dell’area dell’euro. A partire da quella data le banche centrali (BCN) di 11 Stati membri dell’Unione Europea trasferiscono la competenza sulla politica monetaria nazionale alla BCE: nasce così l’area dell’euro o zona euro (anche “eurozona”).
Come sappiamo non tutti i Paesi dell’UE adottano da subito l’euro, alcuni lo faranno più tardi per meglio allinearsi ai parametri imposti dai trattati europei che normano il percorso di adesione all’euro e che ciascuno stato deve portare a termine: i cosiddetti criteri di convergenza. L’ultima ad aderire in ordine di tempo all’area dell’euro è stata la Lituania nel 2015.
Come è facile capire, l’UE si compone di 27 membri, ma solo 19 adottano l’euro. La situazione andava in qualche modo gestita ed ecco che ben prima della nascita della BCE, si prevede la costituzione del Sistema Europeo delle Banche Centrali. Il SEBC, infatti, esiste dall’1 giugno 1998 e comprende la BCE e le banche centrali nazionali di tutti gli Stati membri dell’UE, indipendentemente dal fatto che abbiano aderito o meno alla politica monetaria unica: l’euro.
Il SECB è un organo regolamentato dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e dallo Statuto del sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea.
Volendoci fermare al solo Trattato sul funzionamento dell’UE (Trattato), possiamo apprendere da esso tutto ciò che ci serve sapere sulla sua esistenza e sui suoi compiti per la politica monetaria nell’Unione.
L’articolo 127 del Trattato ci dice che l’obiettivo del SEBC “è il mantenimento della stabilità dei prezzi”, ed ha inoltre il compito di sostenere “le politiche economiche generali nell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione definiti nell’articolo 3 del trattato”, tra cui la politica monetaria per l’appunto.
Il principio che guida il SEBC è l’economia di mercato aperta e di libera concorrenza, “favorendo una efficace allocazione delle risorse”.
Al SEBC viene anche chiesto di contribuire alla “buona conduzione delle politiche perseguite dalle competenti autorità per quanto riguarda la vigilanza prudenziale degli enti creditizi e la stabilità del sistema finanziario”.
Sempre l’articolo 127 del Trattato ci elenca quelli che sono i compiti fondamentali che l’UE assolve tramite il SEBC:
All’interno del SEBC e per assolvere i compiti di questi, la BCE si occupa della raccolta delle informazioni statistiche nazionali assistita dalle BCN. Le informazioni raccolte provengono dagli istituti di statistica nazionali, ad esempio l’Istat per l’Italia, ma anche dagli operatori economici.
C’è una cosa che il SEBC non può fare ed è la conduzione della politica monetaria dell’UE. Quest’ultima, come si legge nell’articolo 282 del Trattato, è demandata alla BCE e alle BCN di quei Paesi che hanno adottato l’euro come moneta nazionale.
Ancora l’articolo 282 del Trattato ci dice chi ha il compito di governare il Sistema europeo delle banche centrali. Questi è infatti “diretto dagli organi decisionali della Banca centrale europea”, ovvero il comitato esecutivo formato dal presidente e dal vicepresidente e da quattro altri membri, e dal consiglio direttivo formato dal comitato esecutivo e dai governatori delle banche centrali dell’area dell’euro.
E dal momento che sono presenti anche Paesi UE che non adottano l’euro, il SEBC ha un consiglio generale costituito da presidente e vicepresidente della BCE con i governatori delle banche centrali degli Stati UE.
Comprendiamo come il SEBC pur includendo la BCE, è in realtà da quest’ultima diretta tanto che è affidata alla BCE la decisione di come il primo “debba essere rappresentato”, infatti, “il SEBC è governato dagli organi decisionali della BCE” elencati prima.
SEBC e BCE sono indipendenti da qualsiasi altra autorità europea o nazionale. L’indipendenza è assoluta e nessun organo europeo o nazionale può “cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE” si legge nel Trattato.
Il principio è molto simile a quello che dà alla Banca d’Italia l’indipendenza dalla politica e da ogni tipo di influenza nel nostro paese.
L’indipendenza è totale e lo si capisce leggendo che:
“L’attività della Banca e dei suoi organi, svolgentesi secondo le condizioni dello statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, non darà luogo all’applicazione di tasse sulla cifra d’affari”.
Né tanto meno si possono applicare forme fiscali o parafiscali quando il Sistema effettua aumenti di capitali e non si applicano le formalità solitamente richieste per tale tipo di attività.
Gli Stati del SEBC sono i 27 membri dell’Unione Europea e cioè in ordine alfabetico:
“Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria”.
Il Regno Unito non ne fa più parte.
L’Eurosistema si compone della BCE e delle banche centrali nazionali dei 19 paesi che nell’Unione Europea hanno già adottato l’euro come moneta unica.
L’Eurosistema e il SEBC per ora vivono in uno stato di coesistenza necessaria e così sarà fino a quando tutti gli Stati UE non avranno aderito alla moneta unica.
Per maggiori approfondimenti si rimanda alle normative che regolamentano il SEBC.
Seppur nell’ambito degli investimenti, nel forex o in altri settori finanziari, studiare il funzionamento degli organi economici internazionali può apparire inutile la conoscenza di base di tali organi migliora le competenze personali e fornisce all’investitore/trader una maggiore comprensione dei meccanismi che sono alla base della regolamentazione propria dei mercati finanziari.
L’investitore del forex a questo punto potrebbe essere fortemente interessato a conoscere Cos’è la Liquidità in eccesso nell’Eurosistema e gli effetti sul Forex, ma anche il Codice Globale del mercato dei cambi (FX Global Code), cos’è e a cosa serve.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.