Come investire con i Commodity ETF attraverso cui combattere l’inflazione galoppante e contrastare le crisi geopolitiche in atto.
L’inflazione galoppa a briglie sciolte, un potente intreccio di fattori negativi stanno spingendo su i prezzi delle materie prime e costringendo alla revisione di spesa i consumatori, mentre gli Istituti di ricerca su temi economici che si occupano di analizzare la crescita del PIL temono di dover rivedere al ribasso le stime.
Come difendersi da tutto ciò? Un aiuto in nostro favore giunge dai commodity ETF, ovvero da quei fondi negoziati in borsa legati alle materie prime.
In questa guida ai commodity ETF più redditizi, vogliamo sia presentare i migliori ETF legati alle materie prime, ma anche cosa sono i commodity ETF per dare all’investitore una introduzione al tema di investimento prima di approcciarlo.
Se non sai cosa sono i fondi negoziati in borsa, exchange traded fund (ETF) leggi la nostra guida dedicata.
I commodity ETF sono degli exchange traded fund, il cui obiettivo è replicare passivamente un indice di azioni del settore delle materie prime.
A nostra disposizione troviamo diversi tipi di commodity ETF, che potremmo considerare “settoriali” perché dedicati a un gruppo specifico di materie prime, mentre altri hanno una composizione più generale a copertura dell’intero segmento.
Questo tipo di fondo passivo legato alle commodity, investe peculiarmente in società quotate in Borsa attive nell’estrazione di materie prime, trattamento e loro commercializzazione.
Ad esempio, se guardiamo ai metalli in un ETF materie prime troveremo società di estrazione mineraria e acciaierie. Mentre per i metalli preziosi anche catene di gioiellerie quotate in Borsa.
Entrano i questo tipo di ETF anche società che producono strumenti legati al comparto delle commodities. Ad esempio, produttori di macchinari per l’agricoltura.
Concludendo il paragrafo. Cosa non sono i commodity ETF. Lo strumento non investe direttamente nelle materie prime, ma in titoli azionari. Se sei alla ricerca di fondi negoziati in Borsa che investono in materie prime, dovrai invece rivolgerti agli ETC: exchange traded commodity.
Prendere in considerazione un ampliamento del portafoglio finanziario per includere uno o più commodity ETF, è una operazione che può aiutare l’investitore a diversificare in determinate condizioni.
Va sottolineato, tuttavia, che gli ETF sulle materie prime non vanno considerati come un veicolo d’investimento per proteggere il capitale dalla perdita di valore, come avviene con gli investimenti in oro. Non sono uno “store of value”.
Gli ETF materie prime presentano da un lato dei vantaggi, ma anche degli svantaggi, o meglio, dei rischi da considerare. Di seguito in sintesi i pro e i contro degli ETF materie prime.
Va aggiunto, ancora, che in caso di siccità o tempeste climatiche i prezzi delle materie prime agricole ricevono un forte impulso rialzista.
Domandiamoci a questo punto se conviene investire in commodities ETF. La risposta è nell’intreccio di effetti che possono generare i seguenti fattori:
Questi fattori possono portare ad un aumento considerevole dei prezzi delle commodity, e di riflesso di tutti quei prodotti realizzati con essi.
In altre parole, i commodity ETF convengono quando vogliamo proteggerci contro tensioni internazionali, scarsità di materie prime o blocchi nelle forniture.
Tale classe di attivo andrebbe poi venduta quando le condizioni che hanno causato l’aumento dei prezzi vengono meno.
Veniamo dunque ai commodity ETF da prendere in considerazione per investire nella crescita delle materie prime.
Due di questi li abbiamo citati in precedenza, qui li riproponiamo con alcuni dettagli sulle loro caratteristiche. Sono tutti disponibili sulla Borsa di Milano.
Hai appreso cosa significa investire in commodity ETF, che si differenziano dai commodity ETC perché questi ultimi investono direttamente in una materia prima, mentre i primi in titoli azionari di società quotate in Borsa che svolgono attività nel segmento delle commodities.
Prosegui l’approfondimento scoprendo cosa sono e come funzionano gli short ETF e short ETC.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.