Cos’è e a cosa serve il Codice Globale del mercato dei cambi (FX Global Code). Scritto dai maggiori Operatori internazionali del mercato dei cambi è un punto di riferimento che il trader dovrebbe leggere.
In una precedente guida abbiamo spiegato nel dettaglio le basi del Foreign exchange market, mentre in un’altra guida ancora abbiamo fornito la spiegazione delle parole chiave del trading online, forse però non ci siamo mai domandati come si regolano gli Operatori del forex e quali prassi essi seguono per garantire il buon funzionamento del Forex. Ebbene, accanto alle leggi nazionali di ogni stato, esiste il Codice globale del mercato dei cambi, in inglese FX Global Code, che da pochi anni si occupa di riassumere le prassi del Forex in un solo documento.
Il Forex Blobal Code è il codice di autoregolamentazione per l’intero mercato internazionale delle valute, e contiene principi fondamentali e buone prassi da applicare sul Mercato dei cambi. In un certo senso il Codice aspira a diventare una sorta di testo guida in questo settore così importante dei mercati finanziari.
Il testo tuttavia non è una legge, ma un documento volontariamente sottoscrivibile dagli operatori del settore.
Allora perché dovrebbe essere così importante se si tratta solo di un codice di autoregolamentazione? Perché è una iniziativa della Banca dei Regolamenti Internazionali e le banche centrali mondiali vi stanno aderendo a poco a poco, adattando le prassi operative interne al Codice. Anche la Banca d’Italia vi ha aderito il 29 novembre 2017 firmando la dichiarazione di impegno.
Partiamo dall’inizio e comprendiamo anzitutto quali obiettivi si prefigge il Codice e di conseguenza quali aspetti del mercato forex intende migliorare.
Il Codice nasce su iniziativa della Banca dei regolamenti internazionali (BIS), e dalla collaborazione tra le banche centrali globali e gli operatori forex del settore privato.
I lavori di stesura del testo sono partiti nel 2015 con la costituzione del Gruppo di lavoro FXWG, che “opera sotto l’egida del Comitato sui mercati (Markets Committee)” composto da alti funzionari di 21 banche centrali.
Il settore privato ha contribuito alla realizzazione del testo attraverso il Gruppo degli operatori di mercato (MPG).
Il Codice Globale del mercato dei cambi recepisce un insieme di principi validi (55 sul totale) e considerati a livello internazionale come buone prassi per garantire l’operatività del Mercato dei cambi (Forex).
L’obiettivo primario del Codice è promuovere l’integrità del Forex, la trasparenza delle operazioni per evitare che gli schemi di frode nel Foreign exchange market lo possano inquinare.
Tra gli altri obiettivi del Codice troviamo la promozione della liquidità e il tentativo di armonizzare le buone prassi a livello globale, cioè invogliando tutti i Paesi ad allinearsi per creare un mercato globale dove le leggi sono omogenee, garantendo così una maggiore equità tra gli operatori.
Riassumendo, l’FX Global Code è un complemento alle prassi ed alle leggi vigenti negli Stati, “al fine di uniformare gli standard e rendere condivisibili le regole di comportamento a livello globale”, scrive la Banca d’Italia a proposito dell’FX Global Code.
Il Codice tratta praticamente tutti gli aspetti del mercato dei cambi, dall’esecuzione degli ordini, all’uso delle informazioni, il sistema dei controlli interni, la gestione dei rischi, ma anche l’etica, la governance, ed ancora la conferma e il regolamento delle operazioni.
Il documento è stato redatto con un linguaggio di facile accesso, esempi illustrativi e un glossario dei termini sintetico.
I primi “attori” a dover dare l’esempio sono le banche centrali, chiamate ad adottare il Codice per adeguare anzitutto le proprie prassi ai consigli forniti dal documento e quindi poterle poi trasferire agli operatori del mercato operanti sotto le rispettive giurisdizioni nazionali.
Al Codice si aderisce quindi sottoscrivendo pubblicamente la dichiarazione di impegno e pubblicando la stessa sul sito web.
Vi hanno aderito tra gli altri 16 banche centrali europee e appartenenti al SEBC: Italia, Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Finlandia, Svezia, Portogallo, BCE, ecc.
L’attività di conoscenza e promozione del Codice prosegue anche a livello di associazioni di categoria, ad opera sia delle banche centrali che degli enti internazionali come il BIS e il SECB.
Il Codice è stato sviluppato da 16 banche centrali e altre istituzioni ufficiali, da 15 società di asset management e da 30 banche domestiche. Vi hanno ovviamente contribuito anche 20 tra associazioni rappresentanti delle imprese del settore trading e i provider dell’infrastruttura.
Perché l’operatore di una piattaforma di trading online dovrebbe aderire al Codice sottoscrivendo la dichiarazione di impegno?
I motivi sono molteplici e sono sia di carattere interno che esterno.
Sul piano interno l’adesione può apportare benefici alle operazioni interne, e di conseguenza ciò migliora il mercato Forex e lo rende più resiliente durante i momenti critici.
Sul piano esterno, l’adesione migliora l’immagine che i clienti hanno del servizio, si acquisiscono delle credenziali di condotta che si tramutano in un vantaggio competitivo.
L’adesione viene pubblicamente riconosciuta nei Registri delle Autorità del settore come il BIS, in Italia da Assiom Forex, EVIA, ecc.
Che tu sia un aspirante trader o un trader con esperienza, conoscere le normative e i Codici di condotta del settore ti consentiranno di avere una ampia e approfondita conoscenza del mercato Forex.
In questo modo quando utilizzerai una piattaforma di trading ti renderai subito conto se essa opera in assoluta trasparenza e quindi a tuo beneficio, ma saprai anche come riconoscere eventuali tentativi di manipolazione del mercato e altre sofisticate frodi.
Indirettamente il documento funge anche da ottima guida, gratuita ma di elevato livello qualitativo, per apprendere con linguaggio semplice tecnicismi propri del mercato degli scambi e più in generale del trading online.
Qui sotto riporto tutti i riferimenti utili ad approfondire in autonomia.
Ecco qui una serie di link utili di riferimento attraverso cui accedere al Codice Globale del mercato dei cambi, ma anche a guide sintetiche che presentano il documento.
Il Codice globale del mercato dei cambi pur non essendo una legge, ma solo una auto regolamentazione, fornisce agli operatori al dettaglio la possibilità di riconoscere gli operatori professionali trasparenti da quelli che lo sono meno. Operare su una piattaforma in regola, infatti, protegge l’investitore da sanzioni comminate parte delle autorità nazionali in fase di accertamenti fiscali.
L’FX Global Code è quindi uno strumento a favore dell’investitore in valute straniere e per questo motivo sarà utile leggerne almeno le parti essenziali. E sarà utile leggerlo anche per diventare un trader veramente di professione.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.