Ethereum 2.0, finalmente l’1 dicembre parte per davvero la fase 0 ed inizierà lo staking di ETH. Ecco quanto si potrà guadagnare.
Con un anno di ritardo ma sembra che ci siamo. Ethereum 2.0 è ai nastri di partenza, o almeno la fase 0 che prevede per ora la generazione del deposit contract sulla mainnet della Ethereum blockchain.
Il lancio è previsto a partire dalle ore 12 UTC dell’1 dicembre 2020. A partire da perché il deposit contract dovrà totalizzare almeno 16.384 depositi da 32 ETH cadauno da altrettanti validatori. Servono quindi almeno 524.288 ether perché l’1 dicembre possa verificarsi il genesis di Ethereum 2.0.
Cosa accadrà se non si dovesse raggiungere il minimo di validatori richiesti? Il sistema è stato già programmato per rimandare il genesis time di 7 giorni.
Ci siamo per davvero o è solo un altro annuncio tra i tanti fatti nell’ultimo anno? Ebbene qualcosa di concreto questa volta l’abbiamo, è la prima volta infatti che viene fornita una data (quasi) certa. Inoltre abbiamo ora il deposit contract dove i validatori potranno depositare i 32 ETH per partecipare allo staking nella versione proof-of-stake di Ethereum.
La ETH 2.0 segna infatti il passaggio dalla blockchain con metodo del consenso proof-of-work, alla versione con metodo del consenso PoS.
Questo passaggio, va notato, non è un cambio di progetto deciso in corsa dalla Ethereum Foundation. Tale progetto è parte integrante dell’originario progetto di sviluppo dell’ecosistema. Vitalik Buterin sin dall’inizio aveva pensato a una piattaforma decentralizzata PoS.
Tralasciamo per un attimo il lato tecnico di quanto sta avvenendo per soffermarci su di un aspetto che potrebbe essere molto interessante per i cripto risparmiatori e investitori cassettisti del settore criptovalute.
Chi deciderà di effettuare il deposito dei 32 ETH (11.044,78 euro al momento della stesura dell’articolo) inizierà a guadagnare ricompense sullo staking subito dopo il genesis event.
La ricompensa per i validatori si aggira tra l’8% e il 15% di guadagno annuale secondo quanto riporta Coindesk.
Un guadagno nettamente superiore a qualsiasi conto bancario fruttifero, superiore al migliore rendimento di un titolo di stato, di una obbligazione o di un buono fruttifero.
Tuttavia come in ogni investimento i rischi non mancano. Tanto per cominciare questa è solo la prima versione di Ethereum 2.0 e siamo alla fase 0, quindi non sappiamo quanto stabile sarà il sistema.
Infatti se il genesis time è stato rimandato più volte è appunto perché sono stati riscontrati dei problemi… definiamoli “tecnici”. La verità è che l’ecosistema Ethereum è davvero assai complesso perché la sua architettura usa vari linguaggi di programmazione.
C’è anche un altro fattore da tenere in considerazione e non è di poco conto: il contratto di deposito (deposit contract) è a senso unico per ora.
Ethereum è un “macchinario” virtuale il cui sviluppo procede dal 2015, anno della sua creazione.
Le fasi di sviluppo sono riassumibili in: Frontier, Homstead, Metropolis e Serenity.
Ciascuna di tali fasi ha previsto tutta una serie di implementazioni e di aggiornamenti che sono serviti sia a fare una manutenzione della piattaforma, ma anche a implementare quelle componenti necessarie e propedeutiche al passaggio ad Ethereum 2.0, ovvero al passaggio alla versione PoS.
Siamo ora nella fase Serenity, che prevede vari passaggi di cui la Phase 0 di dicembre è la prima e come detto è stata rimandata di un anno.
Questa Phase 0 si chiama Beacon chain e rappresenta solo il primo step di Serenity. La Phase 1 riguarda l’implementazione di sharding, mentre la Phase 1.5 prevede miglioramenti dello scaling, ed infine una non meglio precisata Phase 2. Da considerare però che sharding e scaling hanno bisogno ancora di tempo per essere portate a termine: lo sviluppo prosegue ma non è terminato.
Attenzione al prezzo di ETH nelle prossime settimane quindi.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.