Pubblicita'
Pubblicita'

Prezzi Petrolio Greggio: Prosegue la Debolezza, Perso Oltre il 10% dal Picco di Luglio

Pubblicato: Jul 29, 2024, 19:23 GMT+00:00

Gli USA acquistano 4.65 milioni di barili di petrolio per rimpinguare le scorte. Il prezzo medio concordato è di circa 76.92 dollari al barile.

Prezzi Petrolio Greggio: Prosegue la Debolezza, Perso Oltre il 10% dal Picco di Luglio

I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno raggiunto quest’oggi nuovi minimi a 75.35, estendendo ulteriormente la portata del braccio ribassista che si sta sviluppando sin dal picco relativo del 5 luglio scorso, registrato a 84.52. Il mercato nel giro di 16 giornate di contrattazione ha lasciato sul terreno finora il -10.85%.

L’indebolimento del mercato del petrolio procede di pari passo con il momento negativo attraversato dai mercati azionari europei e statunitensi e riflette le preoccupazioni degli operatori riguardo alla tenuta dell’economia. 

Il grafico storico allegato, dove ogni candela rappresenta un mese di oscillazione dei prezzi, evidenzia la presenza di un’ampia area di supporto di lungo periodo che si estende non prima di 70.00/72.50. Dobbiamo sottolineare l’attuale assenza di indicazioni tecniche di esaurimento della spinta ribassista che, pertanto, è in grado di estendere ancora fino al test pieno dell’area di supporto.

In termini di medio-lungo periodo sarebbe indispensabile il superamento consolidato della linea degli 81.50 per considerare interrotta la pressione ribassista dominante e per poter introdurre degli scenari di recupero sostenibili per l’autunno. Quando sono le 20:07 di lunedì 29 luglio, il contratto future Light Crude Oil con consegna 09/24 viene passato di mano a 75.70 dollari, in calo del -1.89% su base giornaliera.

Gli USA Rimpinguano le Scorte di Greggio

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha dichiarato quest’oggi di aver finalizzato un contratto per l’acquisto di 4.65 milioni di barili di greggio per rimpinguare la Strategic Petroleum Reserve. Il greggio verrà stoccato presso il sito di Bayou Choctaw, in Louisiana, nel corso degli ultimi tre mesi dell’anno. La notizia è stata rilanciata nelle ultime ore da Reuters. 

Exxon Mobil fornirà 3.9 milioni di barili, mentre la rimanenza verrà acquistata da Macquarie Commodities Trading US LLC. Il prezzo medio concordato per l’acquisto del petrolio è di circa 76.92 dollari al barile. Si tratta solo dell’ultimo di una serie di contratti destinati a riempire le scorte di emergenza di petrolio degli USA, dopo il rilascio record di 180 milioni di barili effettuato nel 2022. 

Quella vendita venne messa in atto nel tentativo di controllare i prezzi della benzina, saliti a più di 5 dollari al gallone dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. L’effetto è stato però quello di ridurre le riserve USA al livello più basso degli ultimi 40 anni. Il Dipartimento dell’Energia ha dichiarato di aver riacquistato da allora un totale di 43.25 milioni di barili a un prezzo medio di circa 77 dollari al barile, dopo aver venduto il petrolio a circa 95 dollari al barile durante il rilascio del 2022. L’intera operazione è stata definita un “buon affare per i contribuenti”. 

Quadro Tecnico Per Martedì 30 

Il grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, evidenzia la formazione di nuove resistenze a uno-due giornate poste a quota 76.05/12 e 76.55/63. Fra stanotte e l’intera sessione di domani 30 luglio tali resistenze costituiranno punti di probabile ripartenza del ribasso in caso di recuperi.

Ci aspettiamo il raggiungimento di un obiettivo di brevissimo periodo a 74.82, virtualmente alla portata dei prezzi entro la giornata di martedì. Il segnale tecnico è short sfruttando ogni riavvicinamento alle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 75.94. Lo stop per il segnale descritto scatterebbe solo in caso di violazione della resistenza principale daily, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 76.63.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.

Sull'Autore

Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.

Pubblicita'