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Confronto SushiSwap vs Uniswap. Chi vincerà la battaglia della DeFi?

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 20, 2021, 21:36 GMT+00:00

Ecco un confronto SushiSwap vs Uniswap sui fondamentali dei due progetti. Chi vincerà la battaglia della finanza decentralizzata (DeFi)?

SushiSwap vs Uniswap

In questo articolo:

SushiSwap è “sfacciatamente” una copia di Uniswap, ma questo non è illegale nel mondo dei software open source dove la cultura della condivisione è anzi un punto di forza. Entrambi sono un Automated Market Maker (AMM), cioè una versione più evoluta di una piattaforma di scambio decentralizzata.

Tuttavia SushiSwap, più brevemente chiamato anche Sushi (proprio come il token ERC-20 che funge da moneta interna), è riuscito nell’intento di liberarsi in brevissimo tempo dell’ombra paterna del sistema da cui è nato acquisendo una sua identità e autonomia ben distinta.

In un certo senso la relazione tra i due progetti è quella che hanno avuto agli inizi Bitcoin e Litecoin, quest’ultimo è infatti nato dal codice sorgente di BTC da cui si è differenziato da subito per alcune scelte tecniche.

Vogliamo qui, quindi, fare un confronto tra SushiSwape e Uniswap e capire nel dettaglio le analogie, ma anche cosa li differenzia nel loro percorso di crescita nella finanza decentralizzata (DeFi).

In questo confronto SushiSwap vs Uniswap, ovviamente partiamo dal progetto genitore.

Uniswap (UNI)

Uniswap nasce come exchange decentralizzato da una idea del giovane ingegnere Hayden Adams nel novembre del 2018, dopo aver letto degli automated market maker in un paio di post pubblicati da Vitalik Buterin.

Un market maker, nel mondo finanziario, è l’intermediario finanziario che pubblica i prezzi di acquisto e anche di vendita dei titoli quotati in borsa e che consente agli investitori di comprare e vendere i titoli ai prezzi esposti.

L’idea quindi è stata quella di automatizzare un servizio solitamente svolto da una entità centralizzata. In questa soluzione si trova l’idea evoluzionista di fondo della finanza decentralizzata, la quale ci conduce verso l’automazione dell’intero mondo finanziario oggi esistente.

Prima di Uniswap troviamo gli exchange decentralizzati (DEX), ma con gli AMM – che appartengono alla famiglia dei DEX – si fa un passo avanti dal punto di vista tecnologico ed inoltre, non trascurabile, con Uniswap si compie un grande passo avanti nell’usabilità grazie ad una interfaccia grafica più intuitiva e semplice da usare rispetto ai primi DEX del 2017 e del 2018.

Nel mese di settembre 2020, dopo un paio di anni di sviluppo e di costante crescita di Uniswap, e anche a seguito dell’esplosione dei progetti DeFi affermatisi a partire da aprile-maggio di quell’anno, nasce il token ERC-20 UNI che in poco scala le vette. Nel periodo in cui scriviamo UNI ha raggiunto come prezzo storico i 44,97 USD dopo una crescita quasi costante.

Gli sviluppi tecnici di Uniswap

In meno di tre anni di esistenza il protocollo Uniswap, basato su di un sistema proof-of-stake (PoS), è passato dalla versione 1 alla versione 3, introducendo migliorie tecniche volte a potenziare l’attività di trading sulla piattaforma.

Il sito di riferimento: https://sushi.com.

SushiSwap (SUSHI)

Il nome “sushi” deriva dal piatto culinario giapponese, ed infatti questo AMM si presenta come la “cucina” della DeFi, dove chiunque si può cimentare e diventare uno “chef” finanziario facendo swap di token, guadagnando dal lending o all’opposto chiedere un prestito di denaro vincolando i crypto asset detenuti.

Essendo essenzialmente un fork di Uniswap, SushiSwap punta molto su di un approccio comunicativo diverso e anche originale per il comparto delle criptovalute: l’associazione DeFi con il mondo culinario. Dal punto di vista tecnico la caratteristica che differenzia Sushi è la scelta multi protocollo, infatti il team di sviluppo ha stretto alcune collaborazioni tra cui con Aave e con Chainlink (LINK), due protocolli decentralizzati operanti sulla Ethereum Network. Ma anche la collaborazione con Polygon (MATIC), il protocollo che prova a realizzare un framework per collegare tra loro blockchain compatibili con Ethereum.

Di rilievo l’accordo tra SushiSwap e Avalanche (AVAX) per offrire i servizi del market maker agli utenti della nuova blockchain concorrente di Ethereum. A febbraio 2021, infatti, è stato confermato un aggiornamento della piattaforma Avalanche che ha permesso di gettare un ponte con Ethereum (AEB).

Il sito di riferimento: https://sushi.com.

SushiSwap vs Uniswap

Volendo quindi fare un confronto tra le caratteristiche fondamentali dei due progetti, SushiSwap vs Uniswap, possiamo affermare che il gruppo di sviluppatori di Uniswap è molto concentrato sul miglioramento della loro innovativa creatura, mentre il team di SushiSwap punta molto sulla collaborazione con i team di altri progetti per arricchire il proprio.

Questa la potremmo definire la differenza sostanziale. Del resto come Hayden Adams spiega raccontando la storia di Uniswap, lui è partito da zero per costruire il suo ecosistema.

SushiSwap, invece, ha ringraziato Adamas e i programmatori ed investitori che hanno aiutato questi a creare il suo AMM, e sono partiti a settembre 2020 da un lavoro che aveva già raggiunto un soddisfacente livello di maturità.

In altre parole Sushi tenta la strada della diversificazione, mentre Uniswap porta avanti il suo lavoro innovatore sul primo AMM della storia.

UNI vs SUSHI: il valore di mercato

Anche da un punto di vista del valore di mercato si nota la differenza tra i due token.

Una comparazione esatta dei prezzi non è possibile senza fare una proporzione, poiché troviamo in circolazione circa 564 milioni di UNI e oltre 127 milioni di SUSHI.

Con questa fornitura circolante, UNI vale quasi il doppio di SUSHI al momento, va aggiunto che questa differenza in futuro potrebbe cambiare e per vari fattori così riassumibili: airdrop di nuovi token, sviluppi tecnici vincenti, errori strategici.

Proseguendo l’analisi del valore di mercato dei due progetti, notiamo che Uniswap ha un total value locked (TVL) che sfiora i 6,5 miliardi di USD, mentre SushiSwap può contare su di un TVL di 4,2 miliardi di USD al momento della scrittura.

Qui potrai controllare i dati aggiornati in tempo reale:

Il futuro dei market maker è decentralizzato e multi-chain?

Concludiamo questa breve comparazione fondamentale SushiSwap vs Uniswap, con una riflessione contenuta nel titolo di questo paragrafo.

E se SushiSwap avesse intuito la strada che la finanza decentralizzata percorrerà nel futuro? Ovvero una DeFi non basata su di un unico network che prevale sugli altri, ma su di un insieme di network decentralizzati che competono tra loro, e che allo stesso tempo comunicano grazie allo sviluppo di protocolli in grado di gettare ponti di connessione.

Del resto è questo l’obiettivo di Polygon e di altri progetti che intendono costruire il Web 3.0, una grande rete governata da comunità interconnesse dove nessuno può considerarsi centro assoluto e dove nessuna realtà o entità egemonizza il mercato come avviene oggi nel Web 2.0.

Tuttavia è innegabile che servono progetti pionieri come Uniswap e questo Sushi lo ha riconosciuto. Il pregio di Uniswap è quello di aver costruito qualcosa che non c’era prima, e allo stesso tempo di aver migliorato ciò che già esisteva (i primi DEX).

Uniswap non ha esaurito la sua forza innovatrice come testimonia il rilascio del terzo aggiornamento, ma è indubbio che l’evoluzione futura resta molto vincolata a quella del progetto Ethereum che da poco ha avviato l’aggiornamento a ETH 2.0, un percorso quest’ultimo che richiederà qualche anno prima di essere portato a compimento.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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