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USA, Joe Biden presenta piano da 2 mila mld – Ecco i dettagli

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 1, 2021, 08:07 GMT+00:00

USA, Joe Biden presenta il piano da 2 mila miliardi 'Build Back Better'. Qui i dettagli di un piano che al primo posto mette il Made in America.

joe biden

Dopo il piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari approvato dal Congresso e firmato dal presidente degli USA, Joe Biden, per la ripresa post pandemica, ora il presidente democratico firma il piano di rilancio ‘Bild Back Better’.

Un piano corposo da 2 mila miliardi di dollari ed oltre di investimenti per rinnovare gli Stati Uniti d’America. Il Joe Biden’s Plan to ‘Build Back Better’ for American workers, è tutto qui, ed è un “America First” già sentito, solo semplicemente comunicato con parole diverse e con un approccio differente, ma non c’è da attendersi un vero cambio di prospettiva sul piano geopolitico: gli USA penseranno anzitutto a loro stessi e questo c’entra molto con l’economia e con gli investimenti.

Cosa prevede il piano di Joe Biden Build Back Better

I fondi per finanziare il piano deriveranno da maggiori tasse, in questo caso a carico delle Corporate, la cui tassazione salirà al 28% (fatturato superiore ai 400 mila USD). Indicativo di come non ci sia altro modo di finanziare piani così mastodontici. In Europa sarà lo stesso con il Next Generation EU.

Ed ecco in sintesi cosa prevede il piano di Joe Biden per fare “grande l’America ancora una volta”.

  • 621 miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture come ponti, strade, porti, aeroporti, trasporto pubblico e sviluppo di veicoli elettrici.
  • 400 miliardi per la cura di anziani e di disabili statunitensi.
  • 300 miliardi per migliorare la rete idrica, per espandere la rete Internet ultra veloce e aggiornare la rete elettrica.
  • 300 miliardi di dollari di investimenti andranno all’edilizia per costruire e ristrutturare case, ma anche per costruire e ammodernare gli edifici scolastici.
  • 580 miliardi di investimenti saranno dedicati alla manifattura statunitense, alla ricerca e allo sviluppo per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Questo piano enorme se si pensa all’estensione degli USA, si divide in due parti ed ha un orizzonte temporale di 8 anni.

La prima parte del piano prevede la creazione di posti di lavoro e per questo si partirà dalle infrastrutture e dalla lotta al cambiamento climatico.

La seconda parte del piano comprende il miglioramento dell’educazione e il miglioramento del servizio sanitario. Questa seconda parte del piano non è ancora pronta e Joe Biden ha affermato che la renderà nota nelle prossime settimane.

Qualche dettaglio in più sul Build Back Better

Obiettivo di Joe Biden, ristrutturare 10 mila ponti e ripristinare 20 mila miglia di strade e autostrade.

Ma anche creare una rete nazionale costituita da 500 mila colonnine di ricarica di veicoli elettrici entro il 2020, e sostituire 50 mila veicoli con motore diesel del trasporto pubblico.

Per quanto riguarda l’edilizia, l’obiettivo è costruire o ristrutturare 500 mila unità abitative per gli statunitensi a basso o medio reddito e sostituire l’attuale rete idrica con una più moderna allo scopo di migliorare la qualità dell’acqua che arriva nelle case.

Occhio di riguardo per le comunità ai margini, a cui far giungere linee di trasporto pubblico e scuole rinnovate per migliorare la loro resilienza.

Un piano non privo di ostacoli

Nonostante Joe Biden abbia la maggioranza in entrambe le camere del Congresso, ha già qualche grattacapo da risolvere con l’ala interna che si oppone all’aumento delle tasse.

Al senato ha Mitch McConnell, che rappresenta una minoranza all’interno del partito democratico, questi è contrario all’aumento delle tasse per finanziare il piano.

‘Made in America’

Leggendo il Build Back Better, non si può non notare il corposo capitolo dedicato al ‘Made in America’, fatto dai lavoratori statunitensi, che si declina in: compra Made in USA; innova negli USA; perseguire una strategia commerciale e fiscale pro-americana, ripristinare le catene di approvvigionamento USA.

Insomma o “America First”, o “Made in America”, la sostanza non cambia. Nulla di male, solo è bene sapere, da investitori, dove Joe sta guardando.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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