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Titoli di Stato (Btp), come investire mille euro o più con capitale garantito

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 5, 2021, 07:46 GMT+00:00

Titoli di Stato e obbligazioni corporate con alto rating per investire mille euro o più garantendo al massimo il capitale investito.

strategia del Tesoro, titoli di stato, btp futura

Investire mille euro è oggi ancora possibile? In un precedente articolo abbiamo valutato una soluzione di portafoglio diversificato in cui investiamo mille euro in criptovalute, questa volta vogliamo invece spiegare come fare per investire 1.000 euro in titoli di Stato come ad esempio i Btp ed anche in obbligazioni corporate.

Va subito premesso che l’ingresso nel mercato dei titoli obbligazionari corporate oggi è reso molto difficile per chi investe mille euro, poiché le società negli ultimi decenni hanno preferito attrarre capitali da investitori che hanno maggiori risorse economiche disponibili e a partire da 50 mila euro o anche 250 mila euro. In alcuni casi determinate emissioni obbligazionarie sono addirittura riservate agli istituzionali: lo fa anche lo Stato italiano emettendo alcuni tipi di Btp riservati esclusivamente agli istituzionali.

Anche la recente novità dei titoli obbligazionari emessi dalla Commissione Europea per coprire il Sure e il Next Generation EU non sono stati aperti ai risparmiatori al dettaglio.

Tuttavia ecco alcune indicazioni utili per chi vorrebbe investire mille euro in titoli obbligazionari che offrono alte garanzie di qualità del rating e del capitale.

Obbligazioni corporate

L’Economia del Corriere in un recente articolo ha suggerito l’acquisto di emissioni denominate in euro di società legate al settore dell’automotive come Bmw Finance (XS1105276759) e Volkswagen Finanziaria (XS1167644407).

Queste emissioni si possono ora comprare sul mercato secondario ma si tenga presente che hanno un rendimento lordo lievemente negativo al momento.

Altra soluzione suggerita sono i titoli obbligazionari di Banca Imi (XS1341083555 e XS1379091546) con rendimenti intorno al +0,38% lordo e cedola legata al tasso Euribor a 3 mesi del 0,75%.

Indubbiamente interessi non allettanti, ma è questo ciò che offrono al momento i titoli obbligazionari corporate meno rischiosi purtroppo. Altrimenti è necessario spostarsi su bond high yield considerando però i rischi maggiori connessi.

Titoli di Stato

Qui tra gli interessanti troviamo il Btp Futura, una novità della pandemia che serve allo Stato per coprire le spese straordinarie dovute all’emergenza sanitaria in atto. Le emissioni partono da un minimo di mille euro come taglio e sono quindi accessibili anche al piccolo risparmiatore. I rendimenti offerti hanno previsto un premio a scadenza maggiorato rispetto ai precedenti Btp Italia.

Per scoprire quando sono previste nuove emissioni si consiglia di monitorare il sito del Mef, altrimenti quelli già emessi sono acquistabili sul mercato secondario di Borsa Italiana.

Molto interessanti anche i titoli di Stato indicizzati all’inflazione, la quale è data in aumento nel breve periodo ma è plausibile credere anche nel più lungo periodo, ovvero nei prossimi due o tre anni almeno.

L’alternativa: buoni fruttiferi

Per il risparmiatore poco avvezzo ad investire in azioni o al trading sui mercati finanziari, i titoli di Stato e le obbligazioni corporate con rating alto sono da preferire per l’alta garanzia che offrono.

Un altro strumento di investimento garantito che può essere esplorato dal risparmiatore è quindi la linea di buoni fruttiferi emessi da Cassa depositi e prestiti (Cdp).

In questo caso i rendimenti migliori si ottengono non con il buono fruttifero ordinario, ma con le versioni 3×4 (0,50% rendimento annuo lordo a scadenza) e 4×4 (0,75%).

Altrimenti il risparmio gestito

Come si può notare questi strumenti garantiscono il capitale, ma restituiscono rendimenti così bassi che in tempi di inflazione data in crescita rischiano di non coprire neppure l’aumento del costo della vita.

L’alternativa è affidarsi ai fondi di investimento e al risparmio gestito dove, al netto dei costi di gestione, l’asset manager potrà consigliare forme di investimento prudenti ma con maggiori ritorni sul capitale investito nel medio o lungo termine.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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