Società cinesi quotate in USA, arrivano i problemi dopo l'approvazione della legge restrittiva che impone loro di dichiarare se sono possedute dal governo cinese.
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d’America ha approvato una legge che colpisce direttamente le società cinesi quotate presso le Borse degli Stati Uniti. Se tali società non aderiranno alle richieste normative aggiuntive, rischiano il delist.
Questa legge è stata approvata in fretta e furia su volontà del presidente uscente degli USA Donald Trump, il quale ha deciso di lasciare il segno prima di andare via dalla Casa Bianca a modo suo.
Tuttavia va notato che la legge è passata all’unanimità alla Camera, dopo essere passata all’unanimità al Senato lo scorso mese di maggio. Segno che negli Stati Uniti c’è una posizione avversa nei confronti della Cina che non è di parte, ma sentimento comune degli schieramenti politici.
Basti notare che il testo della legge è stato scritto a quattro mani da un democratico, Chris Van Hollen e da un repubblicano, John Kennedy. Questi due in una dichiarazione hanno affermato che gli azionisti statunitensi sono stati derubati dei loro soldi dopo aver investito in società cinesi che apparentemente sembravano legittime, ma che secondo loro non rispettano gli stessi standard delle altre società quotate in borsa. Lo riporta la Cnbc.
La legge approvata prende il nome di “The Holding Foreign Companies Accountable Act” e se nel nome non colpisce direttamente le società cinesi, è il suo contenuto ad essere stato appositamente studiato per le società cinesi listate alla Borsa di New York, come al Nasdaq e presso le altre borse statunitensi.
Le società cinesi dovranno rendere noto da chi sono possedute e controllate e se governi stranieri detengono azioni di detta società o ne sono i proprietari.
Anche l’American Securities Association si è schierata a favore della legge, asserendo che essa serve a proteggere gli azionisti e investitori statunitensi dalle società controllate dal partito comunista cinese.
La legge prevede che le società straniere che non si adeguano alla nuova normativa non potranno chiedere il listing in nessuna delle borse degli USA, se per tre anni consecutivi non hanno rispettato le verifiche fatte dal Public Accounting Oversight Board.
L’obiettivo come scritto è colpire in particolare le società cinesi presenti sul suolo statunitense, in quella che ormai si sta consolidando come una vera nuova guerra fredda che vede impegnate USA e Cina sui fronti opposti. Una guerra fredda commerciale però.
Le società cinesi direttamente colpite dalla norma sono Alibaba (BABA), Pinduoduo Inc. (PDD), e PetroChina Co. Ltd. (PTR).
Già in maggio un portavoce di Alibaba aveva reso noto pubblicamente che la società cinese si impegnerà a rispettare qualsiasi richiesta verrà avanzata dalla legge approvata dal Congresso degli USA.
La mossa degli USA sorge dalla ritrosia e riluttanza delle autorità cinesi a concedere a Paesi stranieri l’audit e la verifica della documentazione di società cinesi. Dalla Cina questo viene considerato un problema di sicurezza nazionale.
Tuttavia se vogliono internazionalizzare davvero e far parte del mercato globale, dovranno acconsentire alle regole del gioco globale.
Insomma Joe Biden non cancellerà questa normativa, la quale sarà anzi applicata da chi è incaricato di farlo senza indugio.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.