Per Saudi Aramco i profitti nel 2020 crollano del 44%, ma i dividendi agli azionisti sono garantiti grazie a una solida previsione di spesa.
Saudi Aramco ha reso noto i dati sui rendimenti d’impresa del 2020, e non sono buoni. Il crollo è del -44% a causa di una pandemia che ha bloccato i consumi di petrolio e derivati, ha fatto crollare il prezzo del petrolio con mesi in cui i futures sul Wti sono andati sotto zero.
Nessun rischio per gli azionisti comunque, il loro dividendo è salvo. Infatti la Saudi Aramco, che di recente ha subito un attacco terroristico, ha fatto sapere che distribuirà i 75 miliardi di dollari di dividendi previsti dal gigante del petrolio.
Il CEO Amin Nasser, ha ad ogni modo ammesso che si è trattato di uno degli anni più sfidanti della storia recente della compagnia petrolifera.
La compagnia petrolifera di Stato ha riportato un net income (reddito netto) nel 2020 pari a 49 miliardi di dollari USA, contro gli 88,19 miliardi di dollari del 2019. Un risultato che resta comunque migliore rispetto a qualsiasi altra grande compagnia pubblica a livello globale.
Ecco quindi in sintesi i dati dei risultati di Saudi Aramco del 2020:
Il CEO di Saudi Arabian Oil Company, Amin Nasser, nel comunicato stampa diffuso domenica 21 marzo ha affermato con non poca soddisfazione:
“In uno degli anni più difficili della storia recente, Saudi Aramco ha dimostrato la sua proposta di valore unica attraverso la sua notevole agilità finanziaria e operativa. Le nostre eccezionali prestazioni durante questo periodo di prova, sono dovute in gran parte allo spirito incrollabile e alla resilienza dei nostri dipendenti, i quali hanno stabilito record operativi e hanno continuato a soddisfare le esigenze energetiche mondiali in modo sicuro e affidabile”, ha detto Nasser.
Per mitigare gli effetti della pandemia sul loro business, Nasser ha affermato che hanno concentrato i loro sforzi sul capitale e sulle efficienze operative. La strategia ha consentito loro di restare solidi e di poter distribuire anche un significativo dividendo agli azionisti.
Tra gli interventi in corso negli impianti vi è la digitalizzazione degli impianti che sta permettendo di migliorare in modo significativo le performance e di ridurre anche il loro impatto sull’ambiente.
La società petrolifera ha dichiarato che nel 2020 ha speso 27 miliardi di dollari, contro i 33 miliardi di USD del 2019, grazie all’implementazione di programmi volti all’ottimizzazione e all’efficientamento.
Pensando ai prossimi passi da compiere, il CEO di Saudi Aramco ha affermato:
“Guardando al futuro, la nostra strategia a lungo termine per ottimizzare il nostro portafoglio di petrolio e gas naturale è sulla buona strada e, con il miglioramento delle condizioni macroeconomiche, assistiamo a una ripresa della domanda in Asia e segnali positivi anche altrove. Restiamo fiduciosi che usciremo dalla pandemia con una posizione di forza”.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.