Prospettive dei mercati finanziari nei prossimi 6 – 9 mesi. C’è spazio di crescita?

Quali sono le prospettive dei mercati finanziari per i prossimi 6 mesi, e cosa ci attende nei primi mesi del 2022? La situazione attuale ci presenta un mercato rimasto un po’ senza una direzione precisa. Le grandi spinte del cosiddetto “post-pandemia” sembrano essersi esaurite, anche se andrebbe precisato che non siamo nel post-pandemia ma nel pieno della pandemia, ed è questo che probabilmente fa paura agli investitori: l’incertezza sul futuro.

Si naviga a vista nei mercati finanziari nelle prossime settimane, con un sentiment contrastato e un po’ attendista. Agosto probabilmente sarà un mese quasi di stasi e solo a settembre avremo qualche indicazione in più.

Quel che appare scongiurato, però, è un ritorno alle chiusure del passato. Non ci saranno nuove chiusure nazionali e non ci saranno nuove zone rosse nazionali come le abbiamo viste lo scorso inverno. L’orizzonte è quello di una società gestita attraverso lo strumento, amato e odiato, del green pass per fare molte cose.

In un contesto incerto ma in ripresa come questo, cosa dovrebbero attendersi in prospettiva gli investitori dai mercati finanziari nei prossimi 6 – 9 mesi?

Prospettive dei mercati finanziari

Le economie, lo stiamo vedendo, non sono del tutto ripartire e anzi in alcuni contesti geografici lontani da noi come in Australia o nel sudest asiatico ritornano le chiusure.

Tuttavia la riapertura delle maggiori economie mondiali a cui sono legati i nostri investimenti, stanno pian piano riattivandosi ed entro i prossimi 6 – 9 mesi è atteso un ulteriore rafforzamento delle economie e una loro migliore ripresa dei ritmi.

Secondo un sondaggio della Natixis Investment Managers, riportato dal Financialounge, i settori che usciranno vincenti da questa situazione saranno:

• i tecnologici;
• l’healthcare;
• gli investimenti ESG;
• l’edilizia residenziale.

Cosa tenere d’occhio

L’inflazione va tenuta sotto osservazione, perché qui i pareri sono molto contrastanti. Gli analisti si dividono tra: quanti credono che l’inflazione sia passeggera perché è portata verso l’alto dalla ripresa degli acquisti repressi dalle chiusure; e quanti credono che invece possa essere strutturale.

L’invito è a guardare ad un orizzonte non troppo lungo, ma ciò dipende dal proprio orizzonte di investimento. A nostro avviso la transizione energetica a cui siamo chiamati farà aumentare il costo di molti beni, perché aumenterà il costo dell’energia: quella pulita costa di più e di conseguenza quella fossile verrà disincentivata con tasse addizionali per rendere competitiva la prima.

Azioni cicliche ancora in rialzo

Secondo i dati di Natixis, superato il cosiddetto “muro della preoccupazione” legato al picco della crescita, bisogna guardare alle azioni cicliche che non hanno ancora terminato la loro fase di rialzo.

Ad ogni modo le azioni del Federal Reserve System (Fed) saranno capaci di condizionare in meglio e in peggio le prospettive dei mercati finanziari. Meglio quindi tenere d’occhio il calendario economico per conoscere tutti gli appuntamenti in agenda di Jerome Powell.

Tra ESG e nuova Stay-at-home economy

Gli investimenti ESG sono visti in aumento in modo netto, hanno già generato risultati positivi solidi e in prospettiva sono visti come quelli che cresceranno maggiormente.

Per quanto riguarda la nuova economia dello stay-at-home, non viene considerata come già tramontata ma anzi potrebbe avere ancora qualcosa da dire.

Il ritorno in ufficio non sarà immediato, con molte aziende che potrebbero trovare nuove soluzioni più flessibili per la gestione del processo lavorativo e dei dipendenti, magari stabilendo dei giorni di presenza alternati in ufficio tra i dipendenti e giorni di lavoro da casa. Una soluzione che ad alcune aziende potrebbe far risparmiare anche molti denari in termini di affitto degli spazi lavorativi.