Il primo discorso di Christine Lagarde come presidente della Banca centrale europea (Bce) e cita San Francesco.
Il neo presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde tiene il suo primo discorso e cita San Francesco:
“Inizia facendo ciò che è necessario; quindi fai ciò che è possibile; e all’improvviso stai facendo l’impossibile”.
Uno sprone all’Europa impaurita o una giaculatoria per chiedere aiuto anche ai santi della cristianità, affinché aiutino l’Unione europea a restare tale e a non essere sopraffatta dalle numerose crisi interne?
Comunque nulla di nuovo rispetto all’ormai ex presidente della Bce Mario Draghi, Lagarde rassicura i mercati facendo sapere loro da Francoforte che la Bce c’è e continuerà a esserci. La politica monetaria accomodante e ‘sforna-soldi’ continuerà anche sotto la sua presidenza per sostenere il sistema euro.
Christine Lagarde è convinta però di una cosa, che “la politica monetaria potrebbe raggiungere il suo obiettivo più rapidamente e con meno effetti collaterali se altre politiche sostenessero la crescita al sui fianco”.
Un messaggio questo rivolto ai 27 membri dell’Unione europea, ai quali in pratica Lagarde non fa altro che ripetere quello che da anni diceva anche Draghi e cioè che non può essere la Bce a salvare l’Europa dalla sua crisi economica, ma devono essere i singoli stati a salvarsi, per salvare l’area euro.
Lagarde parla anche di effetti collaterali della politica monetaria, gli stessi citati a più riprese da quella parte di economisti che hanno aspramente criticato il quantitative easing e il TLITRO di Draghi.
Come tutte le cure mediche, le medicine hanno anche degli effetti collaterali. I fogliettini illustrativi sono lì a ricordarcelo che un uso prolungato può avere effetti negativi su altre parti dell’organismo. Ecco quindi lo sprone di Lagarde, che come una dottoressa nei confronti del paziente malato, gli chiede di cambiare stile di vita per aiutare la cura ad agire più efficacemente e in tempi più ristretti.
Restando nella metafora della dottoressa che cura il paziente, come curare il paziente affetto da una grave polmonite se questi si ostina a fumare due pacchetti di sigarette al giorno? Nessuna cura potrà salvarlo.
Allo stesso modo come potrà la Bce salvare la zona euro se i Paesi membri che hanno sistemi economici legislativamente e culturalmente non al passo con i tempi, non decidono di cambiare davvero?
Le sfide globali sono una “opportunità” dice Lagarde non una minaccia. L’attuale fase economica incerta dovrebbe stimolare la ricerca di nuove aree dove investire, dovrebbe stimolare l’Impresa lì dove non è mai stata tentata.
Ma l’Impresa ha bisogno di essere sostenuta da norme apposite. Prendiamo l’Italia, come possono nascere nuove imprese, in settori innovativi e prima inesistenti se poi un giovane imprenditore o imprenditrice, all’atto di aprire partita Iva e di iscriversi alla Camera di commercio locale, non trova il codice ATECO che lo inquadri? Piccole cose, ma da questo si comprende se un Paese è capace oppure no di innovarsi davvero , oppure è destinato a un lento declino fatto di giovani che nascono qui (fino a quando nasceranno qui) e che poi vanno all’estero a fare la fortuna di altri Paesi più rapidi nel modificare la politica economica.
Christine Lagarde, ritornando al suo discorso letto a Francoforte, ha parlato di rapidità. Bisogna essere rapidi e bisogna investire.
Rapidità, innovazione, investire, voglia di cambiare, altrimenti neppure San Francesco, che dell’Italia è patrono, potrà salvare l’economia del Bel Paese che si sbriciola allerta meteo dopo allerta meteo perché si ostina a non cambiare stile di vita.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.