Prezzo dell'oro da record a maggio, e forse non è finita qui. Alcuni fattori come il dollaro e le criptovalute deboli potrebbero portarlo ancora su.
Il prezzo dell’oro è da record a maggio, ha guadagnato il +8,11% e al momento vale 1.915,65 USD e risulta in aumento del +0,64% nelle ultime 24 ore. Negli ultimi 3 mesi ha messo a segno un +10,13%, ma è indubbiamente il mese di maggio ad averlo portato verso l’alto.
Che possa c’entrarci lo spostamento di risorse dalle criptovalute, come il bitcoin, all’oro? Infatti le criptovalute hanno perso una grande quantità di capitalizzazione di mercato proprio in maggio, e come hanno messo in evidenza gli analisti del settore crypto, i grandi investitori sono in stand-by sulle criptomonete. Questo potrebbe voler dire che alcuni sono ora long sull’oro.
Secondo David Lennox di Fat Prophets, intervistato dalla Cnbc, l’oro potrebbe mettere a segno nuovi record di prezzo entro la fine del 2021 e ciò anche sulla spinta dell’inflazione, confermando l’oro nel ruolo di bene rifugio per eccellenza in qualsiasi situazione avversa.
Una performance del prezzo dell’oro così positiva non accadeva da luglio 2020, in piena pandemia e con gli investitori terrificati dalle prospettive future dell’economia mondiale allora per nulla chiare.
Ma oggi cosa porta l’oro verso nuovi massimi? Una motivazione l’abbiamo già abbozzata, ma quella più rilevante riguarda molto probabilmente il rischio crescente dell’inflazione a livello mondiale.
Ne abbiamo scritto a più riprese negli ultimi mesi e i campanelli d’allarme si moltiplicano.
Altro motivo consistente che premia l’oro come bene rifugio, è la debolezza del dollaro USA. Contro l’euro il biglietto verde vale appena 0,8170 euro questa mattina ed è in calo del -0,36% nelle ultime 24 ore, mentre negli ultimi tre mesi il dollaro USA ha perso il -1,22% con un picco nell’ultimo mese del -1,8%.
E il dollaro potrebbe indebolirsi ulteriormente questa settimana. Sono attesi i dati statistici sul mercato del lavoro negli USA, dal report si comprenderà se la prima economia mondiale sta davvero recuperando o meno.
Guardando l’andamento dell’oro su di un arco temporale più ampio, notiamo che il bene rifugio ha ripreso la sua marcia positiva allo scoppio della pandemia.
Il metallo prezioso è stato visto come l’ancora di salvataggio in una situazione di elevata incertezza sui mercati finanziari, come nell’economia reale.
Passato l’iniziale smarrimento, l’oro ha patito un po’ la risalita di altri mercati ed è calato ai 1.684 USD per oncia a marzo. Quindi il recupero tutto aprile e maggio, culminato oggi in un ritorno ai livelli della prima settimana di gennaio del 2021.
Rispetto ad altre classi di attività, l’oro non si svaluta perché ha un valore certo. Ecco perché anche rispetto ad asset di natura finanziaria come le criptovalute viene premiato.
Occhio ora alle strategie delle banche centrali sull’uscita dai piani di QE d’emergenza e sul rialzo dei tassi di interesse. L’inflazione detterà la linea di politica monetaria e gli investitori dovranno essere pronti a reagire.
Se l’inflazione è temporanea, è possibile una crescita ulteriore del prezzo dell’oro. Nel caso in cui l’inflazione dovesse diventare un fattore persistente, le banche centrali agiranno per scongiurare che intacchino i salari. A quel punto la revisione della politica monetaria sarà obbligatoria, e l’oro potrebbe risentirne.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.