Come investire negli Oceani? Sapevi che gli oceani rappresentano la 7° economia mondiale. e che sono ampiamente sottovalutati?
Forse non ci abbiamo fatto molto caso ma negli ultimi anni a causare le inondazioni delle città e dei paesini italiani non ci hanno pensato soltanto torrenti, fiumi e laghi troppo ingrossati, ma anche il mare durante le tempeste che si è occupato di inondare alcune coste italiane da nord a sud.
Sarà colpa dell’innalzamento dei mari? Quel che possiamo dire è che secondo la società specializzata in investimenti abrdn, il mare è sottovalutato rispetto alle sue potenzialità e rischi.
In occasione della Giornata mondiale degli oceani, abrdn ha pubblicato alcuni dati significativi che riguardano gli oceani in particolare per gettare un faro su un settore quasi del tutto sottovalutato dagli investitori.
Questi dati di abrdn riportati dal Financialounge, ci fanno comprendere come gli oceani sono un asset da tutelare e da potenziare che già oggi valgono 24 mila miliardi di dollari. La chiamano blue economy, noi italiani economia del mare.
Per investire negli oceani l’investitore dovrebbe rivolgersi alle catene alberghiere che operano sulle coste, alle società dei container navali, alle multinazionali degli allevamenti ittici, ai tour operator e alle navi crociere, oltre che a tutte quelle società che si occupano di trasporto marittimo.
Come dicevamo, però, il 90% del calore delle emissioni viene assorbito dal mare. Questo significa che stiamo trasformando gli oceani in acqua di cottura per ogni forma vivente che essi contengono. Senza dimenticare le isole di plastica che si sono create dove le correnti oceaniche si incontrano.
Ne consegue che l’investitore dovrebbe investire negli oceani, ma stando bene attento a selezionare i titoli azionari di società che hanno imboccato la strada della transizione a un nuovo modello di business capace di rispettare l’ambiente per garantirsi un futuro, oltre che per garantirlo al resto dell’umanità.
Come trovare queste società? Il compito non è semplice perché il greenwashing è in agguato e tenta molte società che oggi, tutte, si ritengono essere sulla strada della conversione sostenibile.
Ad ogni modo, ecco quelle società legate all’economia degli oceani con punteggi ESG più elevati e con prospettive di crescita dei corsi dei titoli azionari. Si noterà come molte abbiano un rating ESG inferiore a B, ma questa è la situazione attuale.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.