Nel dopo Covid-19 i dividendi tornano a far gola agli azionisti, ma stare attenti alle cedole troppo alte è quasi un imperativo. Ecco perché.
Nel corso del 2020 molte delle società quotate in borsa che solitamente distribuiscono dividendi hanno preferito congelare la distribuzione e rimandarla a tempi migliori.
In alcuni casi, come nel settore bancario, sono state le banche centrali ad imporre quasi un divieto di stacco del dividendo agli azionisti fino a nuovo ordine, attraverso l’emissione di una raccomandazione. In altri casi le aziende hanno attivato una sorta di meccanismo di protezione utilizzando il dividendo come riserva liquida in un momento in cui il cash flow si riduceva sensibilmente e i debiti rischiavano di non poter essere pagati altrimenti.
Una parte cospicua delle imprese che avevano sospeso la distribuzione dei dividendi ha ripreso la distribuzione già nella prima parte del 2021. Quelle che ancora attraversano una fase difficile lo faranno tra la fine dell’anno o il 2022.
Quel che appare chiaro è che le società torneranno a distribuire il dividendo agli azionisti e a questi ultimi non resta che capire quali società lo faranno come prime e quali presentano le migliori condizioni di crescita nel tempo.
Particolare attenzione andrebbe riposta in quelle aziende che promettono ai propri azionisti dividendi molto alti.
Bisogna domandarsi se saranno in grado di mantenere cedole così alte anche in futuro e se il loro business è ancora sostenibile oppure no. Infatti, un alto dividendo può anche significare che semplicemente una impresa non sta più investendo in ricerca di nuovi prodotti e che in pratica è entrata in un ciclo discendente.
Queste indicazioni sono utili in particolare a quegli azionisti che sono soliti detenere le azioni di una società per lungo tempo. Chi invece con obiettivi speculativi acquista le azioni a tempo debito e le rivende dopo lo stacco, non dovrà preoccuparsi più di tanto della solidità della società quotata, ma solo di come reinvestire i dividendi ricevuti.
Quando si guarda ai dividendi di una società quotata, è utile considerare anche il fatto che le aziende per staccare le cedole agli azionisti hanno bisogno di accantonare risorse, e per accantonare risorse è necessaria una certa disciplina contabile.
I bilanci vanno tenuti in ordine e l’azienda sempre nelle migliori condizioni per generare utili da distribuire agli azionisti.
Quindi, nell’ottica di chi le azioni le compra per detenerle, acquistare titoli che staccano dividendi fornisce anche una certa garanzia sulla gestione dei conti della società stessa.
Questo è evidente anche nel tipo di acquisizioni di altre aziende. Le società che staccano dividendi agli azionisti sono più oculate quando si tratta di fare acquisizioni, ponderano bene la scelta ed evitano di acquistare società in modo sconsiderato.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.