A dicembre, le buste paga dei settori non agricoli registrano un modesto incremento di 156000 posti di lavoro a fronte dei 180000 attesi. Il dato di
A dicembre, le buste paga dei settori non agricoli registrano un modesto incremento di 156000 posti di lavoro a fronte dei 180000 attesi. Il dato di novembre è stato corretto al rialzo a 204000 nuovi occupati, che seguono i 135000 di ottobre. In tutto, la revisione netta di ottobre e novembre è di 19000 nuovi posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione sale dal 4,65% (corretto al rialzo dal 4,640%) al 4,72%. La forza lavoro balza da -187000 a 184000, mentre gli impieghi domestici aumentano da 63000 dai 146000 di novembre. Le retribuzione medie orarie crescono dello 0,4% a fronte del -0,1%. Le buste paga del settore privato salgono di 144000 a fronte delle 153000 previste da Adp. Il settore della produzione dei beni ne aggiunge 12000, quello manifatturiero 17000 e quello edilizio ne perde 3000. Nel settore dei servizi si rileva un incremento di 132000 posti di lavoro: nell’istruzione, i nuovi occupati salgono a 70000, nell’impiego pubblico aumentano di 12000 e nei lavori temporanei scendono di 16000.
I dati del Canada sono di gran lunga migliori di quelli degli Stati Uniti, con l’occupazione che, nel mese di dicembre, è aumentata di 53700 posti di lavoro, contrariamente alle aspettative secondo cui il numero degli occupati sarebbe sceso di 2500 unità. L’incremento di 107000 posti di lavoro registrato a novembre non è stato corretto. Dopo il calo di 8700 unità, l’occupazione a tempo pieno è salita a 81300 posti di lavoro, mentre quella a tempo parziale è diminuita di 276000 occupati dopo i 19400 assunti. Il tasso di disoccupazione è aumentato dal 6,8% di novembre al 6,9%, confermando le aspettative (previsione media: 6,9%). Il tasso di partecipazione è salito dal 65,6% al 65,8%.