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Italia e Europa tra rincaro prezzi e class action: sistema a rischio?

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jun 21, 2020, 07:11 GMT+00:00

L'Italia e l'Europa tra il rincaro prezzi e le class action. Il sistema economico potrebbe essere a rischio blocco? Difendere il portafoglio finanziario.

rincaro prezzi

I rincari sui prodotti al consumo si erano già manifestati durante i mesi del lockdown, con gli ebook schizzati alle stelle (+30,4% denuncia l’Unione Consumatori), la frutta fresca lievitata del +12,8% perché mancava chi raccoglieva i prodotti dai terreni agricoli, e così via.

Ebbene la pandemia, come del resto ogni pandemia che ha colpito l’umanità, porta come strascico il rincaro dei prezzi. Una condizione ineluttabile? Beh, oggi abbiamo le associazioni dei consumatori e leggi che consentono a questi ultimi di difendersi con le class action, quindi le cose stanno un po’ diversamente e le imprese, in particolare quelle più grandi, dovranno “difendersi” anche da questo dopo lo tsunami economico sui flussi di cassa per mancata fatturazione.

In arrivo le class action: Rc auto

Partiamo dalle Rc auto, le società qui hanno subito i danni minori se si esclude il versante della mancata attivazione di nuove polizze dovute alle nuove immatricolazioni di auto crollate da marzo a oggi senza pietà.

Ebbene il Codacons si è fatto sentire, perché il governo ha riconosciuto delle forme di rimborso (che a molti non sono piaciute) per abbonamenti palestre, voli aerei cancellati, concerti, teatri ecc., ma nulla per le Rc auto di chi in quei mesi di marzo e aprile l’automobile non l’ha toccata.

Codacons chiede che gli automobilisti vengano rimborsati e conta in 3,9 miliardi di euro “il danno economico” per i consumatori, che potrebbe trasformarsi in danno economico per le Assicurazioni se ai primi dovesse essere riconosciuto un rimborso o una formula diversa. Chi investe in questo settore dovrà fare attenzione alle oscillazioni.

Il caso Allianz: Allianz ha giocato d’anticipo introducendo la formula ferma la tua polizza quando vuoi.

Regioni e città più care

Tornando ai dati dell’Unione Consumatori, la Regione italiana più cara per aumento dei prezzi è risultata essere la Basilicata con il +3,9%, seguita da Umbria, Calabria e Lazio con il +3,4% e quindi la Campania e la Sicilia con il +3,3%.

Tra le città con i maggiori rincari intra e post lockdown, troviamo Trieste (+5,4%) e Caltanissetta (+5,1%), quindi Trapani e Avellino con il +4,7% dei rincari.

Le nazioni più care

All’estero la nazione diventata più cara è la Danimarca con il +141% (appartenente al gruppo dei ‘Frugali’): chi organizza la vacanza ora sa dove spenderà di più.

Anche l’Irlanda deve aver perso la trebisonda dei prezzi, qui i rincari sono del +134%, seguita dal Lussemburgo (+131%).

A Parigi telefonia e computer sono alle stelle. A Dublino, Helsinki e Stoccolma comprare da bere al pub costerà molto più caro: decisamente di più.

Bulgaria e Romania sono le nazioni più economiche post lockdown, rispettivamente +55% e +53%.

L’Italia non è da meno delle altre purtroppo: +103%.

Rincaro prezzi: a chi giova davvero?

Se i consumatori dovranno fare attenzione al rincaro dei prezzi per difendere il proprio portafoglio, in particolare riducendo gli acquisti, dall’altra le imprese dovranno stare attenti a come gestiscono il rapporto con i propri clienti onde evitare dolorose class action che non fanno bene al portafoglio aziendale e all’immagine.

Va tenuto conto che sotto la cenere cova il fuoco della disoccupazione che secondo anche Confindustria esploderà a settembre col venir meno dei lavori stagionali. Se a questo si aggiungono i rincari di beni e servizi, difficile non pensare a un crollo dei consumi con il danno conseguente anche per chi aveva deciso di aumentare i prezzi.

Gli investitori tengano presenti le dinamiche in atto e decidano di conseguenza mentre proteggono il portafoglio finanziario.

 

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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