Investimenti di lungo periodo con orizzonte temporale 5-25 anni per comprare l'auto, per pagare l'università e conservare per la pensione.
Investire non è solo una attività per trader professionisti, ma un obiettivo perseguito da milioni di persone nel mondo per garantirsi un avvenire migliore. Qui vogliamo fornire alcuni consigli sugli investimenti di lungo periodo con un orizzonte minimo di 5 anni e massimo di 25 anni.
Questi orizzonti sono tipici di chi preventiva l’acquisto futuro di una autovettura nuova, magari la prima se si è appena 18 enni, o in vista della pensione per chi sa essere saggio e previdente. E anche per il futuro dei propri figli, garantendo loro studi universitari certi con una somma di denaro non solo messa da parte ma che cresce nel tempo.
Ecco per ottenere questi e molti altri obiettivi è necessario investire il proprio denaro, quello che si ha a disposizione e lo si può fare in tanti modi. Ad esempio comprando azioni, oppure acquistando obbligazioni, o tutte e due le classi di attività finanziaria.
Quel che è importante comprendere è che ogni obiettivo avrebbe bisogno del suo portafoglio finanziario dedicato.
Se intendo comprare una autovettura tra 5 – 8 anni, e allo stesso tempo intendo pensare alla pensione perché quella che mi darà l’Inps temo non mi garantirà una vita post-lavorativa dignitosa, non posso sintetizzarli in un unico portafoglio perché gli orizzonti temporali non coincidono.
Per comprendere questo concetto del portafoglio diversificato per ciascun obiettivo che si intende raggiungere, prendiamo l’analisi sui rendimenti del mercato azionario fatti dagli economisti della London Business School per Credit Suisse e ripresi anche dal Corriere Economia.
Questi calcoli tengono in considerazione i rendimenti dei titoli azionari negli ultimi 120 anni. Effettuando un calcolo sul rendimento cumulato ne è derivato un rendimento del 100% in 10 anni.
Per quanto riguarda le obbligazioni il rendimento a 10 anni si ferma al 48% e se guardiamo invece ai titoli di Stato il guadagno scende al 31,8% considerando appunto quelli a breve termine.
Rendimenti che ovviamente non tengono conto dei costi di commissione e gestione e le tasse da pagare per detenere tali strumenti finanziaria. Tuttavia il calcolo, seppur approssimativo, ci fornisce una indicazione chiara di come stanno le cose.
E le cose stanno così, quando prendiamo in considerazione gli orizzonti temporali di lungo termine otteniamo una crescita del patrimonio che potrebbe anche essere consistente.
Certamente bisogna saper investire sui titoli azionari giusti e sulle obbligazioni giuste, e qui interviene la diversificazione del portafoglio.
Bisognerà quindi comporre il portafoglio integrando le varie componenti, sapendo che le azioni sono quella componente del portafoglio che fanno guadagnare più rapidamente, ma sono anche la parte più soggetta alla volatilità e alle perdite.
Avere i fondi fermi in un conto corrente, anche fruttifero, non rende o rende così poco da far risultare inutile e controproducente la sua apertura o gestione.
Se si crede di poter comprare un’auto nei prossimi 5 anni solo con il conto fruttifero, si perde tempo, perché ci pensa l’inflazione a erodere gli irrisori guadagni maturati.
Ecco quindi tre tipologie di portafogli per investimenti di lungo periodo, in base all’0biettivo da raggiungere:
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.