Inflazione in Italia, a gennaio 2021 cresce del +0,5% mentre su base annuale l'aumento è del +0.2%. Nel paniere Istat 2021 anche le mascherine e non solo.
Su base mensile l’inflazione sale del +0,5% a gennaio 2021, mentre il dato annuale indica un aumento del +0,2%, tenendo in considerazione il dato di dicembre 2020 in cui l’inflazione era diminuita del -0,2%.
L’inflazione torna quindi positiva grazie all’attenuarsi della flessione dei prezzi dei beni energetici che passano dal -7,7% di dicembre al -5,5% di gennaio, scrive l’Istat. Prezzi dell’energia che risalgono sia nella componente regolamentata che nella componente non regolamentata.
L’aumento generale dell’inflazione è dovuto anche al “calo meno pronunciato dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da -0,7% a -0,1%)”, scrive ancora l’Istat.
Se guardiamo all’inflazione di fondo, cioè quella al netto degli energetici e degli alimentari freschi e “quella al netto dei soli beni energetici, accelerano lievemente rispettivamente a +0,7% e a +0,8%, entrambe da +0,6%”.
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Per quanto riguarda l’aumento congiunturale dell’indice generale, esso “è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici sia regolamentati (+3,2%) sia non regolamentati (+2,3%) e dei beni alimentari (+1,0%)”.
Nel 2021 l’Italia acquisisce quindi una inflazione pari al +0,4% per l’indice generale e al +0,2% per la componente di fondo.
Aumentano anche i prezzi dei beni per la cura della casa e della persona, che salgono del +0,7%, mentre i prodotti ad alta frequenza di acquisto attenuano la flessione dal -0,3% del mese precedente al -0,1%.
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Per quanto riguarda l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), si è verificata una diminuzione su base mensile del -1,1% per effetto dei saldi invernali che riguardano in particolare il settore dell’abbigliamento e delle calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto precisa l’Istat.
Su base annuale l’indice IPCA è invece aumentato del +0,5% rispetto al -0,3% di dicembre 2020.
Cambia come ogni anno il paniere dell’Istat, più precisamente cambia l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo.
L’aggiornamento annuale aggiorna anche le tecniche d’indagine e i pesi “con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione”, spiega l’Istat.
Quest’anno la pandemia impatta notevolmente sulla determinazione del nuovo paniere dell’Istat, così diventa obbligatorio per gli statistici tenere conto anche di:
Nessuno esce dal paniere quest’anno poiché nessuno ha mostrato segni di obsolescenza nelle abitudini di acquisto degli italiani e delle italiane.
In totale il paniere Istat del 2021 per il calcolo degli indici NIC, conta 1.731 prodotti elementari rispetto ai 1.681 del 2020, raggruppati in 1.014 prodotti e a loro volta classificati in 418 aggregati.
Il paniere che invece calcola l’indice IPCA conta 1.751 prodotti elementari (1.700 nel 2020), raggruppati in 1.033 prodotti e 422 aggregati.
L’Istat ha preparato una infografica scaricabile per spiegare in sintesi come cambia il paniere del 2021 per il calcolo dell’inflazione.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.